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SBLOCCA ITALIA : ecco l'elenco delle OPERE, ma quante realmente partiranno ?

Al centro della manovra le infrastruture e i cantieri: con gli interventi di “sburocratizzazione” si sbloccano cantieri già finanziati per 30 miliardi e 402 milioni (per un totale di 14 opere) mentre nuove risorse sbloccheranno altri 12 cantieri già finanziati per 13 miliardi e 236 milioni.

 

Ecco l'elenco delle grandi opere che dovrebbero ripartire, o dovrebbe partire, con il decreto sblocca italia che vedrà la luce probabilmente alla fine di agosto. Si tratta di un programma molto ambizioso presentato nell'ambito di una conferenza stampa il 1 di agosto a cui hanno partecipato anche i ministri Guidi, Lupi e Padoan e il sottosegretario Delrio (VIDEO www.youdem.tv/doc/270672/ambiente-infrastrutture-burocrazia-renzi-presenta-i-dieci-punti-dello-sblocca-italia.htm).

La conferenza stampa è durata un’ora, sei minuti, quarantotto secondi e più della metà è stata tenuta dal primo ministro Renzi in camicia e cravatta e niente giacca per illustrare la manovra: “Bisogna uscire dalla sindrome del no. Noi siamo quelli del sì, si può fare.” 

 

Al centro della manovra le infrastruture e i cantieri: con gli interventi di “sburocratizzazione” si sbloccano cantieri già finanziati per 30 miliardi e 402 milioni (per un totale di 14 opere) mentre nuove risorse sbloccheranno altri 12 cantieri già finanziati per 13 miliardi e 236 milioni. Le leve su cui opera la manovra sono l'uso di commissari straordinari e iter accelerati, da una parte, e nuovi finanziamenti pubblici, dall'altra.

Ecco l'elenco delle opere:

 

GRANDI OPERE FINANZIATE DAL DECRETO SBLOCCA ITALIA (14 CANTIERI PER UN VALORE DI 28 MILIARDI 886 MILIONI)
1Alta Velocità Napoli-Bari (finanziata per 2,9 miliardi)
2Alta Velocità Torino-Lione (finanziata per 2,9 miliardi)
3Ferrovia Messina-Catania-Palermo (finanziata per 5,25 miliardi)
4Autostrada Orte-Mestre (finanziata per 10,4 miliardi)
5Passante autostradale di Bologna (finanziato per 1,3 miliardi)
6Autostrada regionale Cispadana (finanziata per 1,2 miliardi)
7Autostrada Valdastico Nord (finanziata per 1,031 miliardi)
8Superstrada Lioni-Grottaminarda (finanziata per 200 milioni)
9Superstrada Rho-Monza (finanziata per 55 milioni)
10Infrastrutture Aeroporto Fiumicino (finanziate per 2,1 miliardi)
11Infrastrutture Aeroporto Malpensa (finanziate per 890 milioni)
12Infrastrutture Aeroporto Venezia (finanziate per 360 milioni)
13Aeroporto Firenze, seconda pista (finanziata per 280 milioni, per ora a carico del gestore)
14Infrastrutture Aeroporto Genova (finanziate per 20 milioni)
  
GRANDI OPERE NON FINANZIATE NEL DECRETO SBLOCCA ITALIA (12 CANTIERI PER UN VALORE DI 13 MILIARDI 198 MILIONI)
1Alta Velocità Terzo Valico dei Giovi (servono 2,1 miliardi)
2Alta velocità Brescia-Padova (servono 1,29 miliardi)
3Gronda autostradale di Genova (servono 3,2 miliardi)
4Autostrada Livorno-Civitavecchia (servono 2 miliardi)
5Terza corsia autostrada Venezia-Trieste (servono 1,7 miliardi)
6Nuovo Tunnel del Brennero (servono 1,57 miliardi)
7Completamento Statale 291 (servono 81 milioni)
8Completamento Statale 131 (servono 270 milioni)
9Statale 652 - Fondo Valle Sangro (servono 70 milioni)
10Quadrilatero Umbria-Marche (servono 650 milioni)
11Adeguamento Statale Telesina (servono 210 milioni)
12Autostrada Termoli-San Vittore (servono 57 milioni)
  
NUOVE OPERE MINORI CHE ENTRANO NEL DECRETO SBLOCCA ITALIA (14 CANTIERI PER UN VALORE DI 1 MILIARDO 198 MILIONI)
1Collegamento ferroviario Novara-Malpensa (finanziato per 75 milioni)
2Completamento passante ferroviario di Torino (finanziato per 25 milioni)
3Messa in sicurezza asse ferroviario Cuneo-Ventimiglia (finanziato per 29 milioni)
4Quadruplicamento asse ferroviario Lucca?Pistoia (finanziato per 220 milioni)
5Autostrada Salerno-Reggio svincolo Lauretana Borrello (finanziata per 38 milioni)
6Statale 291 in Sardegna (finanziata per 81 milioni)
7Strada Statale 337 galleria Comune di Re e Ponte Ribellasca (finanziate per 148 milioni)
8Asse viario Lecco-Bergamo (finanziato per 15 milioni)
9Asse viario Gamberale-Civitaluparella in Abruzzo (finanziato per 70 milioni)
10Completamento dell?asse stradale Orte-Civitavecchia (finanziato per 117 milioni)
11Completamento Linea 1 metropolitana di Napoli (finanziato per 150 milioni)
12Porto di Taranto. Opere di accesso e completamento piastra logistica (finanziate per 85 milioni)
13Completamento sistema idrico integrato della Regione Abruzzo (finanziato per 80 milioni)
14Completamento sistema idrico Basento?Bradano della Regione Basilicata (finanziato per 65 milioni)

 

 

Ma di questi cantieri quanti realmente ripartiranno e di quest 43 miliardi quanti veramente verranno spesi ? Edilizia & Territorio del Sole 24 Ore ha analizzato i programmi e prevede che al massimo si arriverà a spenderne una ventina. In particolare nella lista da 30 miliardi di euro di opere finanziate e sbloccabili a breve si sgonfia realisticamente a non più di 12 miliardi, se si ragiona di opere davvero finanziate e con cantieri avviabili nei prossimi 18-24 mesi, mentre per la seconda lista, quella delle opere da finanziare, vale circa 10,7 miliardi di opere sbloccabili a breve-medio termine, poco meno dei 13,2 miliardi annunciati da Renzi, ma per farlo servirebbero 5,5 miliardi di euro di risorse fresche, e vista la tensione su Pil e conti pubblici la cifra massima a cui si punta nel decreto legge di fine agosto è di tre miliardi (un miliardo da revoche di finanziamenti a vecchie opere incagliate e al massimo due miliardi dal Fondo sviluppo e coesione, Fsc, programmazione 2014-2020). Questa seconda parte dello Sblocca-Italia infrastrutture non dovrebbe dunque superare gli 8 miliardi di opere sbloccabili nel breve-medio termine (leggi l'articolo www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/fcsvc)

Resta poi il dubbio se la corte dei conti consentirà la defiscalizzazione prevista, se i commissari potranno utilizzare realmente i super poteri concessi, se le gare procederanno senza intoppi ... per questo Paolo Buzzetti, Presidente di ANCE, ha affermato "Ci vuole un segnale di discontinuità rispetto agli anni passati, dagli annunci di piani faraonici che non hanno mai portato a nulla bisogna passare a una seria programmazione di opere piccole e medie, diffuse sul territorio, immediatamente cantierabili e utili per il Paese».