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46.000 iscritti a Ingegneria nel 2012-2013: meno 5,5%

Il Centro Studi CNI ha pubblicato un interessante rapporto sulle immatricolazioni alle ex Facoltà di Ingegneria (oggi scuole) registrando alcuni dati che ben testimoniano la situazione di crisi anche per questa importante professione, considerata fino a poco tempo fa un "bene rifugio" per chi volesse avere un lavoro certo. Bene che comunque rappresenta ancora un valore importante considerato che un diplomato su 5/6 si iscrive a ingegneria (18,1%) e questo singolo dato è in crescita (17,4 nell'anno precedente).

Sono quindi circa 46mila, contro i 48.650 dell'anno precedente, e le immatricolazioni "calano più o meno sensibilmente in molti atenei, in particolare presso l'Università Politecnica delle Marche che fa registrare un -27,8% rispetto all'anno precedente, l'Università di Pavia (-21,2%) e quella di Salerno (-17,8%) per fermarsi agli atenei più "popolosi". Sensibili perdite anche al Politecnico di Torino (-13,6%), La Sapienza di Roma (-14,3%) e Università di Bologna (-14,8%). Tra le poche università che registrano, al contrario, un incremento delle immatricolazioni va sicuramente segnalato il Politecnico di Milano che, nel confermarsi leader indiscusso della formazione ingegneristica italiana, vede aumentare il numero di immatricolati dell'8,6%. Una crescita simile (+8,1%) viene registrata anche dall'Università Federico II di Napoli."

Sono i corsi a indirizzo industriale a tenere meglio, con circa 17mila immatricolati (pari al 37,2%), praticamente lo stesso numero dello scorso anno (+0,1%), e quelli del ramo informatico-elettronico-telecomunicazioni che raccolgono poco meno di 11mila immatricolati, pari al 23,6% del totale (il 2,4% rispetto all'anno accademico 2011/12). Calano invece gli iscritti del settore civile ed ambientale: solo il 13,9%, a cui si aggiunge un ulteriore 6,5% che ha optato per un corso di laurea in Ingegneria edile-Architettura organizzato in un unico ciclo di cinque anni, sullo stile dei corsi di laurea del vecchio ordinamento.

Secondo il rapporto "La perdita d'interesse verso i corsi di questo settore può essere determinata dal fatto che, tra i tre settori dell'ordinamento ingegneristico, quello civile ed ambientale è quello che al momento sta subendo più degli altri gli effetti della crisi che ha provocato, tra l'altro, un drastico calo delle gare di progettazione e una fortissima contrazione nel settore delle costruzioni."

Calano anche le donne: si passa dal 37% al 34,3%.

Per leggere l'interessante rapporto del Centro Studi CNI ecco il LINK: www.dropbox.com/s/c84xdc4gy1bqora/Screenshot%202014-08-18%2015.41.52.png