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Certificazioni energetiche online: offerte poco professionali o addirittura errate

L'Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento, mette in guardia i cittadini nei riguardi delle certificazioni energetiche degli immobili online che propongono procedure complicate e possono contenere errori macroscopici.

L'Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento, mette in guardia i cittadini nei riguardi delle certificazioni energetiche degli immobili online che propongono procedure complicate e possono contenere errori macroscopici.

Questo è l'allarme lanciato (in precedenza anche dall’Ordine degli Ingegneri di Catania) sulla scorta di numerose segnalazioni giunte da professionisti ed utenti.
Infatti, molti siti sul web propongono questo servizio oggi obbligatorio in caso di vendita o locazione dell’immobile: in alcuni casi si sono riscontrate offerte poco professionali o addirittura contenenti errori.
«Ho ricevuto - spiega il presidente dell'Ordine degli ingegneri di Trento, Antonio Armani - numerose segnalazioni da parte di colleghi in merito all'acquisto on-line della certificazione energetica degli immobili e ho ritenuto necessario approfondire la questione, verificando di persona le modalità di acquisto e, soprattutto, la regolarità della procedura di emissione della certificazione suddetta».
Il controllo di una di queste offerte on line ha evidenziato una procedura molto complessa, che difficilmente può essere completata con successo da un cittadino senza conoscenze tecniche nel settore.
«Questo sistema - spiega l'ing. Armani - danneggia in primo luogo i cittadini che, fuorviati dalla pubblicità, sono indotti in errore sul valore effettivo dell'atto che viene redatto e consegnato, senza conoscere le possibili conseguenze di una certificazione errata in caso di controversie sulla compravendita o locazione dell'immobile. Inoltre, arreca danno a molti giovani professionisti che hanno investito in attrezzature e strumentazioni costose, oltre che, ovviamente, in alta formazione, per lavorare nel campo delle certificazioni con professionalità e che devono rinunciare, anche a causa di questi comportamenti di plateale concorrenza sleale».
«Vorrei sapere - continua il Presidente Armani - come possono liberamente agire in tal modo queste società che si avvalgono del lavoro sottopagato e, mi sia consentito dirlo, mal svolto di taluni professionisti poco professionisti? Si tratta di un sistema che potrebbe allargarsi pericolosamente ad altre professioni se non denunciato e stroncato, comunque da rifiutare sotto il profilo culturale. Non possiamo accettare che vi siano intermediatori senza specifiche competenze tecniche che procacciano lavori a blocchi a professionisti veri. È l'intermediazione affaristica e priva di cultura che va bloccata e contestata al di là di quello che la legge permetterà o permetta. È dovere morale di tutti noi tecnici e in particolare modo degli Ordini professionali, richiamare l'attenzione su questo problema, valutando con estrema cautela anche gli eventuali risvolti penali di queste attività online deprofessionalizzanti, speculazioni che possono togliere la dignità e l'utilità stessa della nostra professione».
Occorre quindi richiamare l'attenzione su questo problema, affinché tale certificazione non si svuoti dei sui reali contenuti.