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Il FRIULI V.G. approva il nuovo regolamento antisismico

Il FRIULI V.G. approva il nuovo regolamento antisismico

Con l’ok della Giunta regionale al via le semplificazione delle procedure in materia edilizia
 
Su proposta dell'assessore alle Infrastrutture e all'Edilizia Mariagrazia Santoro, è stato finalmente approvato, dalla Giunta regionale, il nuovo Regolamento in materia di opere strutturali e costruzioni in zone sismiche, in attuazione alla legge regionale 13/2014 che apporta semplificazioni nelle procedure in materia edilizia.
 
"È il Regolamento che cittadini e professionisti attendevano per risparmiare tempo e denaro su procedure che, in alcuni casi, risultavano assolutamente sovradimensionate e non proporzionate all'entità degli interventi edili messi in atto, costringendo a procedure onerose che nulla aggiungevano alla garanzia di sicurezza delle opere", commenta l'assessore Santoro.
 
Con il nuovo impianto normativo, vengono di fatto introdotte importanti modifiche al precedente regolamento attuativo della legge regionale 16/2009 "Norme per la costruzione in zona sismica e per la tutela fisica del territorio".
 
Di seguito alcune delle modifiche presenti nel regolamento.
Una delle modifiche riguarda gli interventi di limitata e quelli di rilevante importanza statica che la normativa vigente non distingue.
Con il nuovo Regolamento viene introdotta la CATEGORIA DELLE "OPERE MINORI" la cui sicurezza, a giudizio del tecnico abilitato, non è rilevante ai fini della pubblica incolumità (quali ad esempio tettoie, serre, cisterne interrate, muri di recinzione, pensiline). Le opere minori, suddivise tra opere di nuova costruzione e opere su costruzioni esistenti, sono sottoposte al solo deposito/preavviso, non si rendicontano né con Relazione a Strutture Ultimate, né con collaudo; il deposito/preavviso è in via semplificata.
Il tecnico abilitato predispone e sottoscrive una asseverazione e una relazione tecnica corredata da elaborato grafico.
 
Altra novità riguarda le VARIANTI IN CORSO D’OPERA. Il Regolamento introduce infatti la distinzione tra varianti in corso d'opera sostanziali e non sostanziali, consentendo per queste ultime una procedura semplificata: la documentazione deve essere predisposta e presente in cantiere prima dell'inizio dei lavori. Vengono rendicontate/depositate agli uffici regionali solo alla consegna della Relazione a Strutture Ultimate.
La procedura semplificata vale anche per le varianti non sostanziali relative a interventi strategici o rilevanti. "Si tratta di un primo importante passaggio e non della conclusione di un più complesso e completo iter di semplificazioni su questo tema - conclude l'assessore Santoro - che dovrà giungere alla completa compatibilità dei tempi della sismica con quelli dell'edilizia".