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Renewable Energy Report: presentata la prima edizione al PoliMi

In Italia tutto il comparto ha segnato – in conseguenza delle azioni normative – un drastico calo, con soli 697 MW realizzati, 385 dei quali appartenenti al fotovoltaico e 107 all’eolico


In occasione del Seminario “Le Rinnovabili in Italia: valore dell’installato e dell’indotto, dinamiche del mercato primario/secondario, e opportunità di crescita di uno dei comparti strategici per il nostro Paese”, tenutosi presso il Politecnico di Milano, è stato presentato il Renewable Energy Report 2015.

Il 2014 ha segnato a livello globale il ritorno alla crescita degli investimenti in fonti rinnovabili, con oltre 250 miliardi di euro e 160 GW di nuova potenza installata. In Italia, al contrario, tutto il comparto ha segnato – in conseguenza delle azioni normative – un drastico calo, con soli 697 MW realizzati, 385 dei quali appartenenti al fotovoltaico e 107 all’eolico.
Di fronte a questa situazione indubbia di “crisi”, il Renewable Energy Report 2015 si è posto l’obiettivo di:
fornire un quadro esaustivo e dettagliato degli investimenti e delle opportunità di crescita del mercato primario delle rinnovabili (ovvero delle nuove installazioni) nel nostro Paese nell’orizzonte 2015-2020;
valorizzare e rendere evidenti le opportunità di business che derivano dalla gestione dell’installato (servizi di O&M, servizi assicurativi, vendita di materie prime per le biomasse, vendita di energia, …) che complessivamente nel 2014 – ed escludendo la componente incentivi – ha contato per 9 mld €, oltre 5 volte il mercato primario;
studiare le dinamiche del mercato del secondario (ovvero i passaggi di proprietà di impianti già in funzione, che nel 2014 per la prima volta per il fotovoltaico e l’eolico hanno superato in valore monetario le nuove installazioni) e più in generale del mercato del rifinanziamento delle rinnovabili e comprenderne le possibili evoluzioni future, anche alla luce del ruolo che potranno giocare gli operatori del sistema finanziario;
analizzare e discutere l’effetto delle rinnovabili sul prezzo dell’energia, comparando l’effetto di riduzione del PUN con il costo di incentivazione e infrastrutturazione delle rete (soprattutto per la gestione delle fonti non programmabili);
tracciare un bilancio degli effetti sul settore del sistema di incentivazione delle aste e dei registri, evidenziandone in particolare le criticità relative all’inoptato, e costruire degli scenari di possibile re-immissione delle risorse non utilizzate (o di altre liberabili dal termine dell’incentivazione tramite Certificati Verdi o CIP6) per il supporto alla realizzazione di nuova potenza.