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Delrio annuncia un Piano da 1.3 miliardi contro le alluvioni nelle città

1.3 miliardi di euro per opere antialluvioni, i primi 600 milioni già stanziati per le città più a rischio. Il piano è stato presentato dai Ministri Graziano Delrio e Gian Luca Galletti e con Mauro Grassi di #italiasicura.

Presentato lo scorso 6 agosto a Palazzo Chigi il piano contro le alluvioni nelle città metropolitane e ad alto rischio.

1.3 miliardi di euro per opere antialluvioni, i primi 600 milioni già stanziati per le città più a rischio. Il piano è stato presentato dai Ministri Graziano Delrio e Gian Luca Galletti e con Mauro Grassi di #italiasicura.

"Siamo di fronte ad alcune buone notizie - ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio in conferenza stampa - : il fatto che esista un piano organico, che siano stati classificati gli interventi sul grado di pericolosità e di esposizione al rischio delle popolazioni, cioè che non ci sia discrezionalità nella decisione di allocare le risorse, che siano stati sollecitati investimenti fermi. - A questo teniamo molto: il Presidente del Consiglio ha voluto le Unità di Missione a Palazzo Chigi esattamente perché venissero monitorati gli interventi e stimolate le cantierizzazioni. Diversi miliardi erano bloccati all'inizio del nostro Governo, nell'ultimo anno l'Unità di Missione ha sbloccato lavori per quasi un miliardo e anche quella sulla scuola ha avuto un'azione simile. Quindi siamo molto impegnati a far ripartire cantieri perché i cantieri significano lavoro, significano sviluppo, significano ripresa della cura e della manutenzione del nostro territorio".

"Noi purtroppo scontiamo anche errori nella pianificazione urbanistica - ha continuato Delrio - , nel senso che le città molto spesso non hanno tenuto presente la forza di queste variazioni climatiche, e quindi dobbiamo imparare a pianificare meglio. Così è stato reso molto fragile il nostro territorio, e come tutte le fragilità adesso c'è bisogno di una cura molto più intelligente, molto più costante, c'è bisogno di un lavoro quotidiano. E questo piano ha un aspetto molto importante, molto visibile, di affrontare oggi le prime emergenze ma vuole darsi un orizzonte per non piangere più vittime, se non in casi impossibili da prevedere, e per non avere più discussioni sulla mancata manutenzione del nostro territorio. La cura e la manutenzione sono una delle parole chiave, una pianificazione urbanistica e territoriale più intelligente, sono altre parole chiave, il recupero dei cantieri è la terza parola chiave".

"Rimaniamo ancora -  ha detto il Ministro - nell'ottica di dover recuperare del tempo perduto: abbiamo ancora lavori per 1 miliardo e 800 milioni da recuperare sul dissesto idrogeologico, sui sistemi idrici e fognari e quindi dobbiamo accelerare molto e contiamo di recuperare anche questo miliardo e 8 di lavori nel 2016, cioè di metterci finalmente in pari e di poter programmare il nuovo piano che è stato costruito con un sforzo di collaborazione anche con le Regioni e con tutti gli attori per contribuire a  una messa in sicurezza efficace del nostro territorio"

"E' chiaro che tutti hanno le loro responsabilità - ha concluso - non vogliamo più che succedano episodi come quello del Viadotto Himera: venerdì noi consegneremo i lavori, faremo partire i lavori della bretella - della bretella vera, quella che serve davvero - e quindi restituiremo nei tempi previsti e anzi avendo accelerato. Forse è stata la prima volta in cui una conferenza di servizi si è svolta in un giorno solo, quindi abbiamo fatto tutto molto rapidamente. Ma non vogliamo più che si ripeta una situazione del genere: il viadotto Himera è stato reso pericolante da una frana che scendeva da anni e quindi è evidente che è stata trascurata la cura e la manutenzione di quel territorio mentre i drammi si consumano sempre a valle. Credo che dobbiamo imparare dai nostri errori e dagli errori del passato e che questa giornata rappresenti un momento di svolta e di impegno costante che questo Governo ha voluto dare alla cura e alla manutenzione del territorio, dalle scuole alle strade al dissesto idrogeologico."

“Presentiamo un piano vero - spiega il Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti - con soldi veri, spendibili immediatamente. Ora ci aspettiamo un impegno concreto da parte delle Regioni, perché queste risorse diventino subito cantieri”. Il ministro dell’Ambiente ha sottolineato che questo miliardo e 300 milioni serviranno ad affrontare le prime priorità, realizzando i cantieri nelle situazioni che presentano maggiori rischi per la popolazione nelle città. Le risorse immediatamente disponibili ammontano a circa 650 milioni, mentre dall’inizio del 2016 verrà messa a disposizione la parte restante.

“Premiamo quei comuni e quelle regioni che hanno i progetti in stato avanzato di realizzazione – ha aggiunto Galletti - perché non ci possiamo più permettere di lasciare progetti nei cassetti. Questo è anche un segnale culturale. In questi mesi abbiamo semplificato le norme, fissato le priorità, firmato un protocollo con il presidente Cantone e l'Anac per la legalità nei cantieri, chiuso un accordo di grande responsabilità con i sindacati per avere più turni di lavoro. E' un lavoro lungo e difficile, che dovrà andare avanti oltre questa legislatura: si è perso troppo tempo e i cambiamenti climatici stanno rendendo ancor più complessa, ma sempre più necessaria, la sfida che abbiamo di fronte".

Ecco le Regioni e le città nelle quali partono subito i cantieri:

Emilia Romagna (Bologna 8,8; Cesenatico 18,5)
Sardegna (Olbia 16,3)
Toscana (Firenze 55,5)
Liguria (Genova 275)
Lombardia (Milano 112,5)
Veneto (Padova 42,3, Venezia 61,8)
Abruzzo (Pescara 54,8)