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Bonus Mobili per tutte le coppie Under 35, sposate e non. Si scende a 4 mila euro, ecco come fare!

Legge di Stabilità 2016: la detrazione Bonus Mobili spetta alle giovani coppie, coniugi o conviventi da almeno tre anni, con almeno un under 35

Il Bonus Mobili viaggia sotto i 4 mila euro (di detrazione, su una spesa di 8.000) ma per tutte le coppie Under 35, anzi per la precisione "con almeno un Under 35" su due, e vale sia per quelle sposate che per quelle conviventi da almeno tre anni. Le novità emergono dall'approdo della Legge di Stabilità 2016 in Parlamento.

LEGGE DI STABILITA' 2016: LEGGI IL TESTO DELLA BOZZA

Il tetto di spesa massimo si abbassa a 8.000 euro (quello del bonus mobili classico era di 10.000), ma viene allargato a tutte le coppie di fatto, sempre che convivano da tre anni. Novità importanti, quindi, per chi decide di acquistare mobili tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2016. Vediamole nel dettaglio.

Il Bonus Mobili
Lo sgravio concesso a coloro che fruiscono della misura in assenza di ristrutturazione sarà del 50% (come da misura da calcolare) su un tetto di spesa di 8mila euro per l’acquisto di mobili ad arredo della casa da adibire come abitazione principale (detrazione massima utilizzabile: 4mila euro).

I requisiti
Beneficieranno del Bonus Mobili 2016, grazie alla nuova Legge di Stabilità:

  • le coppie con all'interno almeno un componente Under 35;
  • le coppie sposate o conviventi (coppie di fatto, 'more uxorio') e costituitesi da almeno 3 anni, che acquistano la prima casa. Resta il dubbio sul come dimostrare la convivenza da almeno tre anni: forse con la residenza, ma non è chiarissimo;
  • gli istituti autonomi case popolari (IACP) che nel 2016 sosterranno spese per interventi sugli immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubblica
     

Modalità della detrazione
La detrazione per il Bonus Mobili sarà distribuita ordinariamente in dieci quote annuali di uguale importo e dovrà essere ripartita tra gli aventi diritto.
La struttura del Bonus Mobili 2016 prevista dalla nuova bozza non chiarisce invece il tema dell’applicabilità all’acquisto dei grandi elettrodomestici (minimo classe A+, classe A per i forni), come accade con il bonus “classico” per le spese di arredamento. Il testo, al momento, fa infatti riferimento solamente ai “mobili”.

 

 

 

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