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Approvata la riforma della portualita? dal Consiglio dei Ministri

Approvata la riforma della Portuali dal Consiglio dei Ministri
Per del Rio si tratta di una sfida in tre mosse: far ripartire gli investimenti, maggior coordinamento e velocizzazione delle procedure, con l’obiettivo di cogliere l'opportunita? — decisiva per un Paese che si distende nel Mediterraneo — del raddoppio del Canale di Suez.
La riforma della portualita? prevede la trasformazione delle vecchie Autorita? portuali in Autorita? di sistema, con un «taglio» da 24 a 15: restano—da ovest a est— Genova, La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Cagliari, Napoli, Palermo, Augusta, Gioia Tauro, Taranto, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia e Trieste; vengono accorpate Savona, Carrara, Piombino, Salerno, Olbia, Messina, Catania, Brindisi e Manfredonia. Le nuove Autorita? saranno governate da un presidente e un board ristretto: si passera?, cosi?, dagli attuali 336 membri dei Comitati portuali a circa 70, con il «taglio» di circa 270 poltrone.