Appalti Pubblici
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DELRIO, testare il BIM per 12-14 mesi negli Appalti Pubblici per poi renderlo obbligatorio

Oggi 18 ottobre il Ministro Graziano Delrio è intervenuto alla Camera dei Deputati per aprire un evento dedicato al tema della digitalizzazione e innovazione nell’edilizia e più in generale nel mondo delle costruzioni.

INGENIO è stato - insieme a Civiltà di Cantiere - l'unico media partner dell'evento, realizzando una diretta twitter e una video registrazione degli interventi e di interviste ai relatori. Alcune di queste sono già disponibili sul sito.

L'incontro, organizzato dall'On. Dellai e dai Proff. Ciribini e Di Giuda, aveva l'obiettivo dell’incontro internazionale è stato quello di raccogliere le esperienze europee più importanti (UK, Germania, Francia, Spagna) per poter individuare  un percorso normativo per l’introduzione all’uso progressivo dei metodi e strumenti informativi per l’edilizia e le infrastrutture che sia capace di traghettare il settore delle costruzioni e l’intera filiera verso una più consapevole accettazione di quella che per gli altri settori produttivi è identificata come la quarta rivoluzione industriale.

Ad aprire il convegno il Ministro Delrio che ha subito posto l’accento sull’importanza e soprattutto sulla necessità di tornare a mettere al centro degli Appalti Pubblici il PROGETTO.

Un passaggio che non può essere fatto nel segno della tradizione, dell'immutabilità, e che quindi per farlo occorre “essere coraggiosi”, applicando nuove tecnologie, nuovi strumenti digitali come il BIM, il Building Information Modeling.

Per il Ministro è proprio il BIM lo strumento che consentirebbe di rendere il progetto centrale dell'appalto pubblico (e privato) perchè è uno strumento che da un lato rende esecuitva la prescrizione, dall'altro rende trasparente ogni passaggio. Per questo, secondo il Ministro, il BIM dovrebbe diventare un elemento di sistema per le politiche nazionali, per valorizzare la parte progettuale, e non solo.

Delrio è quindi tornato sull'esigenza di essere coraggiosi, che ha tradotto con un messaggio forte: il Codice degli Appalti dovrà prevedere che dopo un periodo sperimentale il BIM sia obbligatorio negli appalti pubblici. Ed essere coraggiosi e concreti vuol dire farlo dopo 12/14 mesi di test, non di più.

Dopo il suo intervento il Ministro si è concesso a una video intervista in esclusiva con inGENIO e Civiltà di Cantiere, in cui si è parlato di digitalizzazione delle costruzioni, salvaguardia della parte sana delle costruzioni, codice degli appalti. Ecco il LINK per vedere il VIDEO

 

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