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Gli ingegneri disegnano il futuro: ecco la mozione del 61 Congresso

La MOZIONE del 61°Congresso Nazionale degli INGEGNERI

GUARDA IL VIDEO dell’introduzione alla mozione del Presidente Armando Zambrano 

Resa pubblica la mozione definitiva approvata all'unanimità dal 61 ° Congresso Nazionale tenutosi nei giorni 22, 23 e 24 giugno uu.ss. a Palermo.

Come è noto la mozione rappresenta il risultato delle indicazioni emerse nel corso dell'incontro dello scorso 6 maggio a Roma, definendo la base programmatica del lavoro che attende al CNI nel corso del prossimo anno.

Molti gli obiettivi definiti nel documento, soprattutto alla luce di una situazione economica che stenta a riprendere ma nella quale, gli INGEGNERI, per primi, sono consapevoli di giocare un ruolo di primaria importanza.

Sei gli ambiti su cui verterà l’impegno del CNI:

1 Innovazione e professione digitale
2 Conoscenza, competitività, competenze nel mercato del futuro
3 Ambiente, sostenibilità, territorio
4 Professione ingegnere: ruolo e responsabilità
5 Manifattura 4.0: l’ingegneria alla sfida dell’innovazione e dell’efficienza
6 Sistema ordinistico: la sfida del cambiamento della società e dei processi economici


Di seguito riportiamo il testo integrale della mozione.

Gli Ingegneri italiani,
riuniti nel 61°Congresso Nazionale in Palermo

PREMESSO
che la ripresa economica del Paese è ancora debole e necessita di una nuova ed efficace politica di investimenti che inneschi più consistenti dinamiche di crescita;

che gli Ingegneri italiani, attraverso il patrimonio di competenze di cui dispongono, intendono essere protagonisti del processo di modernizzazione di cui il Paese necessita, anche guidando i processi di innovazione tecnologica, essenziali per lo sviluppo dell’Italia;

che, nella partecipazione alla crescita del Paese, la Categoria si pone come obiettivo prioritario il mantenimento di elevati standard qualitativi del lavoro professionale ed il rispetto delle norme etiche e deontologiche nell’esercizio dell’attività professionale;

che il CNI intende intensificare il proprio ruolo di interlocutore delle Istituzioni sui temi del lavoro, della formazione, dello sviluppo sostenibile, della ricerca e dell’innovazione;

DATO ATTO
che il CNI ha dato seguito agli impegni ed agli obiettivi esplicitati nella mozione elaborata nel corso del 60° Congresso degli Ordini degli Ingegneri tenutosi a Venezia e che è necessario elaborare opportune azioni che tengano conto delle esigenze e delle istanze manifestate dagli Ordini territoriali in più sedi;
dei contenuti emersi e portati a sintesi con il percorso partecipativo gestito con il metodo dell’OST (Open SpaceTechnology) e condivisi in Assemblea dei Presidenti;

che i contenuti di tale percorso condivisi dall’Assemblea dei Presidenti, impegnano il sistema degli Ordini Territoriali, delle Federazioni e delle Consulte a supportare l’azione del CNI per l’attivazione di strumenti e la definizione di un’organizzazione che consentano una strategia unitaria per la comunicazione, l’innovazione, la formazione, l’approccio interdisciplinare alla professione e il ruolo di interlocutore della nostra categoria, per le altre parti sociali in tutti gli ambiti territoriali;

delle relazioni di apertura e tematiche, delle discussioni e degli interventi congressuali, che hanno visto l’ampia e fattiva partecipazione dei delegati, degli iscritti e dei Presidenti degli Ordini e Federazioni, dai quali sono emerse originali e importanti proposte;

della necessità di rafforzare a tutti i livelli il ruolo della figura dell’Ingegnere attraverso approcci, politiche e metodi innovativi nel campo della formazione universitaria e di quella continua, dell’innovazione tecnologica, della sicurezza, dell’energia, della tutela ambientale e del territorio, del lavoro professionale e del welfare;

dell’opportunità di riorganizzare il sistema degli Ordini professionali degli Ingegneri, sensibilizzandoli ad aprirsi ulteriormente ai processi di cambiamento che hanno luogo nei singoli territori di riferimento, permettendo ad essi di divenire parte attiva della crescita e di rappresentare adeguatamente le istanze della Categoria;

RICONOSCIUTA

la centralità della Categoria degli Ingegneri, attraverso le propri e plurime e specifiche competenze, negli attuali fenomeni di trasformazione dei processi produttivi ed economici legati allo sviluppo e diffusione delle tecnologie digitali e delle tecnologie abilitanti;

la necessità che, di fronte alle sfide della globalizzazione, il CNI e gli Ordini promuovano la sovrapposizione e la contaminazione dei linguaggi e delle competenze tra i diversi ambiti dell’ingegneria;

CONSIDERATO
che occorre mettere in primo piano il tema dei cambiamenti climatici in atto, sia in termini di mitigazione che di adattamento, promuovendo una maggiore informazione e un adeguato livello di formazione professionale;

che i temi dello sviluppo dei saperi e del rafforzamento della figura dell’Ingegnere sono stati ampiamente dibattuti, tenendo conto di idee e prospettive diverse e molteplici, nell’ambito del 61° Congresso, impegnando il CNI ad operare in ambiti e con modalità differenziate per creare opportunità di crescita dei professionisti;

CONSAPEVOLI
tutti i partecipanti al 61° Congresso, di essere protagonisti dell’attuazione dei contenuti della mozione, supportando il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e gli Ordini territoriali in ogni attività conseguente;

IMPEGNANO
il Consiglio Nazionale Ingegnerie il sistema territoriale degli Ordini degli Ingegneri sui seguenti temi (#partecipazione #comunicazione #innovazione #formazione #ruolosociale #competenze
#network #condivisione):

1 Innovazione e professione digitale
1.a.  a essere presenti nelle occasioni in cui si definiscono le linee di indirizzo in tema di innovazione e ricerca, promuovendo percorsi formativi sulla innovazione di prodotto, processo e materiale (digital transformation) e sulle nuove tecnologie abilitanti e forme di collaborazione con Università, Centri di ricerca e Centri di innovazione (FabLab, Innovation Lab) presenti nei territori;
1.b.  a promuovere una capillare e approfondita conoscenza dei processi di digitalizzazione (Building Information Modelling) anche attraverso l’attivazione di specifici protocolli fra CNI e PA, operatori economici ed istituti di ricerca e la stipula di convenzioni con le principali software house;
1.c. a promuovere e riconoscere standard tecnici condivisi tra strutture pubbliche e private, che siano di riferimento in materia di ICT e di sicurezza digitale, sollecitando la PA a dotarsi di idonei strumenti tecnici atti a rendere concreta la digitalizzazione dei processi;
1.d. a valorizzare le competenze dell’Ingegnere dell’informazione nella PA, promuovendo la tutela della professione dell’Ingegnere dell’informazione nella progettazione di sistemi informativi (in particolare quelli relativi alla sicurezza di dati personali),avvalendosi di professionisti iscritti all’Albo;
1.e. a favorire i processi di acquisizione delle competenze digitali nelle scuole per docenti e alunni, eventualmente prevedendo progetti di alternanza scuola – lavoro in collaborazione con gli Ordini professionali, sui temi del coding e della robotica educativa.

2 Conoscenza, competitività, competenze nel mercato del futuro
2.a. a contribuire alla progettazione dei percorsi formativi universitari, uniformandone i contenuti e legandoli maggiormente alle competenze professionali richieste dal mercato del lavoro;
2.b. a garantire l’innalzamento costante della qualità della formazione continua per gli ingegneri, favorendo il riconoscimento di CFP per attività di formazione interna per gli ingegneri dipendenti pubblici e privati, in coordinamento con gli Ordini territoriali;
2.c. a promuovere ed implementare il sistema di certificazione volontaria delle competenze degli ingegneri, attraverso processi di certificazione che garantiscano la qualità tecnica, anche per una nuova cultura delle competenze che, nell’interesse generale, elimini la dannosa conflittualità tra le diverse professioni tecniche;
2.d. a valorizzare l’attività degli Ingegneri e Ingegneri iuniores, anche nella P.A., nell’espletamento delle attività a loro riconosciute per legge e la loro permanenza nell’Albo degli Ingegneri;
2.e. a continuare l’attività di controllo e verifica della correttezza dei bandi pubblici, onde evitare ogni forma di discriminazione nei confronti degli Ingegneri, promuovendo il dialogo con la PA e gli altri operatori economici;
2.f. a sensibilizzare le Istituzioni competenti a ridurre i più possibile i costi dei corsi di formazione nel campo della Protezione Civile;
2.g. a definire e circostanziare, mediante un’apposita analisi, l’impatto che il TISA (Accordo di scambio dei servizi tra Europa, Stati Uniti, Australia ed altri Paesi) avrà sulla libera professione al fine di contrastare ogni tentativo di condizionare l’attuale Sistema Ordinistico;
2.h. a sostenere la creazione della Scuola di Specializzazione in Ingegneria Clinica in collaborazione con il MIUR e il Ministero della Salute ai fini della modifica dello stato giuridico del dirigente Ingegnere;

3 Ambiente, sostenibilità, territorio
3.a. a partecipare attivamente alla definizione di politiche in materia di smart cities, smart communities e smart grids, favorendo,nella progettazione urbanistica, l’uso integrato delle tecnologie dell’informazione (ICT), nonché lo snellimento delle procedure per la riqualificazione del patrimonio infrastrutturale, edilizio ed ambientale;
3.b. a promuovere il Green Public Procurement (GPP) quale strumento di qualificazione e innovazione ambientale attraverso specifiche funzioni professionali per gli Ingegneri, soprattutto nel campo della P.A.;
3.c. a farsi promotore dell’elaborazione di un Testo Unico sull’energia, nonché di una legge nazionale sull’inquinamento luminoso;
3.d. a promuovere la cultura della sicurezza anche nella pianificazione del territorio e della prevenzione del rischio, anche attraverso programmi didattici nelle scuole;
3.e. ad impegnarsi per sensibilizzare le Autorità competenti sulla necessità di prevedere incentivi per la riqualificazione urbana con premialità adeguate in base alle prestazioni energetiche;
3.f. ad attivarsi per condividere, con le altre professioni dell’area tecnica, aderenti alla Rete delle Professioni Tecniche, le proposte di modifica al D.M. 37/2008 (sulla sicurezza degli impianti negli edifici) appena elaborate dal Gruppo di Lavoro Energia del CNI;
3.g. ad impegnarsi presso i Ministeri competenti, seguendo l’evoluzione delle emanande normative nel campo dell’acustica, sia per quanto riguarda i requisiti acustici passivi degli edifici che la nuova figura del tecnico competente in acustica;
3.h. a valorizzare il ruolo dell’Ingegnere nella tutela e difesa del territorio con riguardo al rischio idrogeologico e idraulico;

4 Professione ingegnere: ruolo e responsabilità
4.a. ad adoperarsi perché venga sempre più affermata e sostenuta la centralità del progetto ed il ruolo del progettista, come garanzia fondamentale per la corretta esecuzione e realizzazione delle opere;
4.b. ad adoperarsi, con la collaborazione di UNI, per la definizione di standard qualitativi minimi delle prestazioni professionali in campo ingegneristico e relativi costi e responsabilità, quali riferimenti per il committente pubblico e privato, applicabili su base volontaria a tutela della qualità della prestazione;
4.c. a lavorare per giungere all’inserimento nella normativa per l’affidamento degli incarichi professionali per i lavori pubblici, nei limiti dei 40.000,00 euro, di forme di incentivo per gli incarichi congiunti “anziano-giovane”, al fine di tutelare la minore esperienza professionale dei nuovi tecnici che si affacciano sul mercato dei lavori pubblici, nonché, a prescindere dal valore degli incarichi di cui sopra, per eliminare i requisiti del fatturato e dei precedenti incarichi dai requisiti obbligatori di partecipazione alle relative procedure di affidamento;

5 Manifattura 4.0: l’ingegneria alla sfida dell’innovazione e dell’efficienza
5.a. ad assumere il ruolo di interlocutore, sia presso il Governo nazionale che in ambito europeo, per la definizione delle politiche di gestione, degli strumenti e degli incentivi in materia di Manifattura 4.0.;
5.b. a promuovere percorsi di formazione continua sui temi della Manifattura 4.0 e della trasformazione digitale, tenendo conto delle differenti discipline e in collaborazione con gli operatori interessati, focalizzando il miglioramento competitivo del sistema paese.

6 Sistema ordinistico: la sfida del cambiamento della società e dei processi economici
6.a. a proseguire nell’attuazione del nuovo Codice etico?deontologico – unico e obbligatorio sul
piano nazionale - e della Carta eco-etica, presso tutti gli Ingegneri, liberi-professionisti e dipendenti, quali moderni strumenti di rafforzamento della cultura della legalità e di affermazione dei valori e dei principi che caratterizzano la nostra Professione;
6.b. a procedere alla stesura di una condivisa Carta dei Servizi che faccia da riferimento alle forme volontarie di organizzazione tra Ordini, sviluppando anche le potenzialità presenti nelle Federazioni e Consulte regionali, nonché negli altri organismi di riferimento del sistema ordinistico;
6.c. a predisporre una proposta di riforma del sistema degli Ordini professionali, sulla base delle direttive e degli indirizzi che saranno definiti e deliberati dall’Assemblea dei Presidenti.

Palermo, 24 giugno 2016.

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