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La Sicilia recepisce per la prima volta il Testo Unico Nazionale sull’Edilizia

La Sicilia recepisce per la prima volta il Testo Unico Nazionale sull’Edilizia

Tra le varie novità, importante quella sulla sanatoria che non sarà applicata a nessuna abitazione costruita tra il 1976 e il 1985, entro i 150 metri dalla costa.
 
Dopo 15 anni di attesa arriva anche in Sicilia il Testo Unico Nazionale in materia di Edilizia. L’Assemblea Regionale Siciliana, con 60 voti a favore e un voto contrario - ha finalmente approvato il Testo Unico per l'Edilizia (Disegno di Legge n. 842 "Recepimento del Testo Unico in materia di Edilizia, Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380).
Da oggi, gli uffici tecnici delle Pubbliche amministrazioni siciliane avranno una norma di riferimento chiara e univoca che eviterà che ogni Ente applichi norme diverse.
Per i cittadini e professionisti questo significherà snellimento amministrativo e certezza nell'iter procedurale delle pratiche edilizie.
In più il testo finale è stato dotato di un meccanismo dinamico, in modo cioè che ogni volta che lo Stato interviene sulla modifica degli articoli che fanno parte del Testo Unico del Decreto 380/2001, automaticamente queste modifiche intervengono anche in Sicilia.
 
NOVITA'. Molte le novità introdotte dal provvedimento. Prima fra tutte l'istituzione dello Sportello telematico per i Titoli edilizi Abilitativi (STARS), che permetterà di unificare, per tutti i comuni siciliani, le procedure e l'applicazione dei diversi titoli edilizi abilitativi (permesso di costruire, DIA, super DIA, SCIA e attività libere), e consentirà, indirettamente, la formazione di un'anagrafe coordinata di tutta l'attività edilizia regionale.
 
Altra importante novità è costituita dal Modello Unico per l'Edilizia (MUE), che sarà utilizzato (obbligatoriamente) per richiedere qualsiasi titolo abilitativo, uniformando così tutte le pratiche edilizie regionali.
 
Per i permessi di costruire, sarà possibile dare la fine lavori non più dopo tre anni ma dopo 5 anni, col solo impegno da parte dell’’interessato di inviare comunicazione all'amministrazione comunale che dovrà solo prendere atto.
 
Per tutte le costruzioni realizzate antecedentemente al 1976 saranno ammessi cambi di destinazione d'uso, compresi gli immobili già destinati a civile abitazione, ad attività turistico-ricettiva o commerciale, a condizione che ciò non determini alterazioni ai volumi già realizzati con titolo abilitativo ed assentiti.
 
Non prevista invece alcuna sanatoria per le case che, tra il 1976 e il 1985, sono state costruite entro i 150 metri dalla costa.