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La Route 66 diventerà un enorme pannello solare: inglobati nel manto i nuovi sistemi fotovoltaici

Un tratto della famosa ROUTE 66, la strada che attraversa gli Stati Uniti da Chicago a Santa Onica, si trasformera? in una gigantesca batteria solare.
Sul manto stradale saranno installati dei pannelli solari che incamereranno energia pulita senza alterare la viabilità.

Il progetto dovrebbe essere realizzato in collaborazione col progetto Solar Roadways nato in Idaho. Qui infatti sono stati sviluppati dei particolari pannelli solari ricoperti con un vetro ruvido, antiabrasivo, autopulente e altamente resistente, su cui è possibile far transitare anche auto e camion e che incorpora al suo interno cellule fotovoltaiche e diodi, proteggendoli dagli agenti atmosferici e ovviamente dal transito dei veicoli.

In questo modo lo stato del Missouri pensa di poter autofinanziare i costi di adeguamento delle tratte più vecchie del proprio sistema autostradale, con un occhio al futuro. Una visione lungimirante che è però condivisa anche al di qua dell'Oceano Atlantico.

Anima del progetto sono Scott e Julie Brusaw, due coniugi e inventori americani che nel 2014 hanno lanciato una campagna di crowdfunding di grandissimo successo: la loro società, la Solar Roadways, ha infatti raccolto oltre due milioni di dollari su Indigogo, per sviluppare una tecnologia con cui trasformare i 259mila chilometri di autostrade americane in un immenso pannello solare. Un sistema, assicurano i calcoli dei Brusaw, che permetterebbe di generare una quantità di energia tre volte superiore al consumo annuale del paese.

Dopo due anni di lavoro, oggi la loro tecnologia è finalmente pronta per il test su strada, e il dipartimento dei trasporti del Missouri sembra più che disposto a collaborare all’impresa. L’accordo stretto tra lo stato e la Solar Roadways prevede l’istallazione dei pannelli inventati dai Brusaw su alcuni brevi tratti della Route 66, con l’obbiettivo di produrre sufficiente energia solare da provvedere alle necessità energetiche degli edifici, della segnaletica e dell’illuminazione delle aree limitrofre.

Per iniziare, i pannelli solari dei Brusaw saranno installati sui marciapiedi. Questa fase dovrebbe concludersi entro la fine del 2016, e se tutto andrà come sperato, si potrà poi procedere al test sulle strade vere e proprie in tempi ragionevolmente brevi.

Per sapere se le autostrade solari si riveleranno un successo bisognerà aspettare almeno fino al prossimo anno, ma un esperimento simile, realizzato in Olanda, ha già dato risultati incoraggianti.

Si tratta della prima ciclabile solare del mondo, costruita dall’azienda SolaRoad, la prima pista ciclabile coperta di pannelli solari, in grado di produrre in media 3000 kW/h, sufficienti per fornire energia per un intero anno a una famiglia tipica. La strada è stata costruita con fondi del governo olandese, che alla fine del 2015 ha annunciato di aver superato il proprio obbiettivo, producendo oltre novemila kwh nel corso dell’anno con un percorso di circa 70 metri.

In Francia invece a inizio anno è stato approvato un progetto che prevede la pavimentazione con particolari pannelli solari di 1000 Km di autostrada, entro i prossimi 5 anni. In questo caso il governo francese ha scelto i Wattway Panels, pannelli spessi solo 7 mm e altamente resistenti ai carichi pesanti, che possono essere dunque applicati senza necessità di smantellare le strutture esistenti.