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Centro Italia, Grandi Rischi: possibili forti terremoti nelle aree contigue

Secondo la Commissione Grandi Rischi riunitasi lo scorso 20 gennaio ci sono infatti tre aree contigue alla faglia principale responsabile delle le ultime scosse che non hanno registrato terremoti recenti di grandi dimensioni e hanno il potenziale di produrre terremoti di elevata magnitudo (M 6-7).

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 “Non è finita, c’è ancora stress su faglie silenziose da troppo tempo”, con queste parole il Presidente della Commissione Grandi Rischi apre gli occhi su possibili nuovi eventi sismici fino ad una magnitudo 6-7 che potrebbero coinvolgere le zone contigue.
 
 
Secondo la Commissione Grandi Rischi riunitasi lo scorso 20 gennaio ci sono infatti tre aree contigue alla faglia principale responsabile delle le ultime scosse che non hanno registrato terremoti recenti di grandi dimensioni e hanno il potenziale di produrre terremoti di elevata magnitudo (M 6-7).
Le aree di cui si parla sono localizzate lungo il prolungamento verso Nord e verso Sud della faglia del Monte Vettore-Gorzano e sul sistema di faglie che collega le aree già colpite dagli eventi di L'Aquila del 2009 e di Colfiorito del 1997.
 
Gli esperti segnalano inoltre che i recenti eventi hanno prodotto "importanti episodi di fagliazione superficiale che mettono in allarme la sicurezza delle grandi infrastrutture quali le dighe.
 
L'area era già stata colpita da sequenze simili e da grandi terremoti in passato, in particolare nel 1639 e non era stata interessata dagli eventi recenti di Colfiorito (1997) e dell'Aquila (2009). Questa sequenza può essere considerata, secondo la Grandi Rischi, come "tipica dell'attività sismica appenninica, e come tale aspettata sulla base della storia sismica e del contesto sismo-tettonico regionale".
Un aspetto della sismicità di questa regione, viene sottolineato, è la possibilità che le sequenze possano avere una ripresa e propagarsi alle aree limitrofe, come già avvenuto ad esempio per la sequenza del 1703 (con una durata di oltre un anno e due eventi di magnitudo tra 6.5 e 7 a distanza di un mese), del 1639 (almeno due eventi comparabili a distanza di una settimana), di Colfiorito (1997, M6.0, con una sequenza di sei eventi di magnitudo oltre 5.2 su una durata di sei mesi) e ora nella zona di Amatrice, con tre eventi Mw 5.9-6.5 negli ultimi cinque mesi.