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TRUMP TOWER: il primo grattacielo in calcestruzzo costruito con tecnologia italiana

Qualche curiosità sulla Trump Tower costruito negli anni ‘80 e che ha visto l'applicazione delle tecnologie italiane

Qualche curiosità sul grattacielo costruito negli anni ‘80
 
In questi giorni si fa un gran parlare della Trump Tower. Confesso di non avere particolari simpatie per l’attuale Presidente USA Donald Trump. Tuttavia, ho lavorato per Trump negli anni ’80 quando era solo un costruttore abile e ardito. In particolare mi fu chiesto- attraverso il Dr Filiberto Crespi AD della la società MAC USA per cui lavoravo come consulente- di progettare la composizione dei calcestruzzi per il primo grattacielo in C.A. di 58 piani. Prima di allora, infatti, tutti i grattacieli erano costruiti in acciaio.
Questo primato fu registrato anche da riviste non specializzate come L’Espresso che nel 1984 pubblicò un articolo intitolato “Un’idea per fare fortuna” (Fig.1) nel quale si descrive la costruzione della Trump Tower terminata nel 1981.
 
 
Fig.1 L’Espresso 1984 sulla Trump Tower
 
Gli aspetti più significativi della costruzione del calcestruzzo per la Trump Tower hanno richiesto:
- rapido indurimento del calcestruzzo dei pilastri, anche in considerazione climaticamente avverse, in modo da rendere l’esecuzione dei pilastri più rapida di quella registrata per i grattacieli in acciaio; questo obiettivo fu individuato in un avanzamento di un piano della torre in meno di due giorni; il grattacielo fu terminato in meno di 3 mesi. La Figura 2 illustra una fase della costruzione della Trump Tower con questo ritmo di avanzamento: il “trucco” per realizzare questo obiettivo fu quello di adottare un rapporto acqua/cemento così basso (0.40) grazie agli additivi capaci di ridurre l’acqua di impasto a pari lavorabilità del calcestruzzo fresco (slump = 150 mm); la resistenza meccanica a compressione raggiunta a 2 giorni (30 MPa) consentiva di gettare il calcestruzzo per i successivi due piani;
 
 
Fig.2 Esecuzione dei pilastri della Trump Tower
 
- rapido getto del calcestruzzo nella fondazione fortemente armata (Fig.3) colato senza compattazione anticipando la tecnologia del calcestruzzo autocompattante (SCC); anche in questo caso è stato impiegato un additivo superfluidificante di ultima generazione capace di fluidificare l’impasto cementizio a pari rapporto acqua/cemento.
 
 
Fig.3 Esecuzione della fondazione della Trump Tower