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Ecco il mitico numero 1 di IN CONCRETO uscito nel febbraio 1993

Nel mese di febbraio del 1993 nasceva IN CONCRETO.

La firma dell’Editoriale era ovviamente del primo Presidente di ATECAP Giovanni Battista Benazzo, e con il suo grande entusiasmo raccontava il perchè della nascita sia della rivista che dell’Associazione.

Per chi non avesse conosciuto il presidente fondatore di ATECAP e volesse capire perchè avesse il carisma di saper attrarre attorno a se tutto il settore può leggersi l'articolo che abbiamo allegato.
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Il secondo articolo, dal titolo FOTOGRAFIAMOCI riportava i dati del settore nel 1993: 74 milioni di mc di calcestruzzo prodotto in Italia, con il preconfezionato a rappresentarne il 57%, 2750 impianti operanti, per 1657 aziende totali. Due soli grandi gruppi con più di 50 impianti.

Ecco il LINK all'articolo

Nel terzo articolo si parlava di marcatura CE dei prodotti da costruzione e del calcestruzzo. Ricordiamo che erano anni “pionieristici” per la normativa europea, in cui ancora si sperava che il calcestruzzo potesse essere marchiato e in cui uscivano le prime norme europee sul cemento.
Per saperne di più ecco il LINK all'articolo

Il quarto articolo aveva come titolo “OBIETTIVO QUALITÀ’” e riguardava le strategie da adottare nel settore per ottimizzare il rapporto qualità/prezzo. Grande enfasi veniva data all’importanza di avviare un controllo di produzione interno per le aziende produttrici, che avesse una adeguata base statistica. Anche questo articolo, come tutti gli altri (ovviamente tranne l'editoriale) non è firmato, a testimonianza delle spirito di grande unione che animava ATECAP nella sua fase costituente (non troverete neanche la firma dell'arch. Squitieri, che faceva il segretario generale, o di Francesco Biasioli, che era l'anima tecnica).Tra le frasi di ogni pezzo si intravedono però le tracce di alcuni tecnici che allora erano tra i motori dell'associazione. Chi ? leggete l'articolo per provare a capirlo - LINK

Calcestruzzo e Ambiente era il tema dell’articolo successivo e si occupava della produzione del calcestruzzo, “ingiustamente inserita tra le industrie insalubri”. Un’occasione per poter approfondire il tema delle acque di lavaggio, dell’emissione di polveri, dello smaltimento di rifiuti e del rumore.

Se vi leggete l'articolo potete rendervi conto quanto sia ancora attuale - LINK

Nel sesto articolo si torna a parlare di mercato, e si parla di crisi. Nel 1993 ricordiamo era da poco partita tangentopoli, l’edilizia aveva avuto di conseguenza un importante stop a causa del blocco degli investimenti in costruzioni. Per fortuna in quegli anni tirava il residenziale e l’industriale.

Per avere più numeri e fare un confronto con il presente ecco il LINK all'articolo.

La rivista era completata da una rubrica dedicata al Panorama associativo, e alla nascita dello spazio “L’esperto risponde”. In una tabella anche il memo degli adempimenti amministrativi di settore.

Sono passati quasi 25 anni, un bel ricordo per il settore, e uno stimolo per comune sostegno dell'Associazione.

Andrea

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