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Norme tecniche: il CNI chiede più professionisti nelle commissioni UNI

Il Consiglio nazionale degli ingegneri sollecita gli Ordini affinché individuino e selezionino i colleghi ingegneri esperti in ciascuna disciplina oggetto di normazione tecnica da parte di UNI

Più professionisti, in particolare più ingegneri, nelle commissione tecniche dell'UNI, almeno per quanto concerne la normazione di sistema. Lo chiede a gran voce il CNI, che con la nuova circolare n. 776 del 30 agosto 2016, ha sollecitato gli Ordini “affinché individuino e selezionino i colleghi ingegneri esperti in ciascuna disciplina oggetto di normazione tecnica da parte di UNI”.

Secondo il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, la rappresentanza attuale dei progettisti nelle commissioni UNI è "marginale rispetto a quella dei costruttori/produttori, con il conseguente ed inevitabile orientamento delle norme a favore di quest'ultimi ed a scapito dei tecnici progettisti, che sono spesso gli utenti finali dello strumento normativo".

Da qui, la richiesta di incrementare fattivamente il numero degli ingegneri presso le commissioni tecniche UNI, col CNI che "intende spendersi per aumentarne e coordinarne la presenza", soprattutto per quel che riguarda la cosidette "norme di sistema", considerando che - come ribadito nella circolare - le norme di prodotto "sono già appannaggio delle aziende produttrici".

A livello operativo, il CNI attiverà un sistema strutturato di raccolta di contributi tecnici da trasmettere ai delegati UNI e organizzerà incontri per l'impostazione periodica delle linee strategiche di coordinamento dei delegati stessi. "Ogni nuovo componente di commissione – conclude la circolare - nominato da proprio Ordine (con spese di trasferta a carico dell'Ordine stesso, senza compensi o gettoni aggiuntivi), assumerebbe l'impegno di rapportarsi periodicamente con il responsabile del CNI, nonché con il coordinatore di settore prescelto dal CNI tra i componenti delle commissioni tematiche presso l'UNI”.