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I giovani tornano a scegliere l’Universita ed in particolare i corsi di laurea ingegneristici

Pubblicato sul sito del Centro Studi CNI l'ultimo rapporto sugli immatricolati ai corsi di laurea ingegneristici. Dai dati emerge che la metà degli immatricolati ad un corso ingegneristico si concentra a Milano, Torino, Roma e Napoli e che calano gli immatricolati in ingegneria civile ed edile.

Pubblicato sul sito del Centro Studi CNI l'ultimo rapporto sugli immatricolati ai corsi di laurea ingegneristici. Dai dati emerge che la metà degli immatricolati ad un corso ingegneristico si concentra a Milano, Torino, Roma e Napoli e che calano gli immatricolati in ingegneria civile ed edile.
 
Torna ad aumentare il numero degli immatricolati all’università e i percorsi ingegneristici consolidano la propria leadership nelle preferenze dei giovani che intraprendono gli studi universitari.
Sono questi i principali risultati che emergono dall’analisi dei dati sulle immatricolazioni universitarie nell’anno accademico 2014-2015 effettuata dal Centro studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri sulla base dei dati MIUR – Ufficio di statistica.
 
Gli immatricolati tornano dunque ad aumentare sia in numero (255.294 a fronte dei 252.457 dell’anno accademico 2013/14), sia in proporzione al bacino potenziale costituito dai diplomati delle scuole superiori: 56,8% a fronte del 56,4% dell’anno accademico precedente, un incremento di dimensioni minime, ma pur sempre di segno positivo, dopo un decennio di progressiva contrazione che aveva ridotto la quota di diplomati delle superiori immatricolati dal quasi 75% rilevato nell’anno accademico 2002/03 al 56,4% del 2013/14.
 
 
Circa il 15% degli immatricolati ha intrapreso un corso di laurea attinente alle materie ingegneristiche, consolidando così il primato degli studi ingegneristici nelle preferenze giovanili. Il motivo di tale successo ha diverse sfaccettature, ma sicuramente svolge un ruolo determinante la relativa facilità e velocità (quanto meno rispetto alle altre lauree) con cui i laureati in ingegneria trovano lavoro anche per posizioni altamente qualificate, come confermano diverse indagini effettuate dal Centro Studi.
 
 
LE UNIVERSITA’ PIU SCELTE. I due politecnici (Milano e Torino) si confermano ancora una volta i principali centri di formazione ingegneristica italiani tanto da accogliere quasi un quarto degli immatricolati ai corsi ingegneristici. Se si considera che circa il 20% degli immatricolati si è iscritto ad un corso di laurea attivato presso uno degli atenei romani3 o napoletani4 (escludendo gli immatricolati delle università telematiche5 con sede in queste città), appare evidente come quasi la metà degli immatricolati ad un corso ingegneristico sia concentrata a Milano, Torino, Roma e Napoli, nonostante ci siano in Italia altri 43 atenei che offrono corsi di laurea simili.
 
 
I CORSI DI INGEGNERIA PIU SCELTI. La stretta correlazione tra andamento delle immatricolazioni e situazione congiunturale del mercato del lavoro si evince chiaramente anche dall’analisi delle immatricolazioni per classe di laurea: a fronte infatti di un incremento complessivo pari al 2,2% (considerando tutte le classi di laurea che permettono l’accesso all’albo degli ingegneri), che diventa 7% per i corsi della classe L-8 Ingegneria dell’informazione e 6% per quelli della L-9 Ingegneria industriale (che risultano tra l’altro i corsi con più appeal accogliendo quasi 4 immatricolati su 10), si assiste ad un calo vertiginoso del numero degli immatricolati ai corsi attinenti al settore civile-edile, conseguenza della grave crisi che il settore delle costruzioni e dell’ingegneria civile sta attraversando.
 
 
Nell’anno accademico 2014/15, infatti, gli immatricolati alla classe L-7 Ingegneria civile ed ambientale si sono ridotti di circa il 15% rispetto all’anno precedente e considerando che anche il numero di immatricolati ai corsi di laurea “ex-architettura” ha subito una importante contrazione (-16% gli immatricolati della classe L-23 Scienze e tecniche dell’edilizia e -6,1% alla L-17 Scienze dell’architettura) appare evidente come si stia assistendo ad una progressiva “fuga” dai corsi del ramo civile, tanto da risultare il settore ingegneristico meno ambito dai futuri ingegneri.
Gli unici corsi dell’ambito civile ed ambientale che tengono e che anzi, rispetto all’anno precedente, fanno registrare anche un leggero aumento delle iscrizioni, sono quelli della classe di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura ed ingegneria civile-architettura che vedono aumentare il numero delle immatricolazioni dell’1,6% passando da 2.863 a 2.910 iscritti.

UNIVERSITÀ TELEMATICHE. Dopo l’exploit registrato nell’anno accademico 2013/14, torna a contrarsi il numero di immatricolati ai corsi di ingegneria offerti dalle università telematiche: 797 contro gli 883 dell’anno precedente. 

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