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Irap: esenzione solo per i professionisti individuali

Come chiarito dal viceministro dell'Economia durante un question time alla Camera, gli studi associati pagano sempre e comunque l'Irap mentre ne sono esenti solo i professionisti che esercitano in modo individuale e che dimostrano l’assenza di autonoma organizzazione

Come chiarito dal viceministro dell'Economia durante un question time alla Camera, gli studi associati pagano sempre e comunque l'Irap mentre ne sono esenti solo i professionisti che esercitano in modo individuale e che dimostrano l’assenza di autonoma organizzazione
 
I professionisti facenti parte di uno studio associato pagano sempre e comunque l’Irap, anche se non hanno dipendenti e non usano capitali. Per l'esenzione occorre non solo esercitare la professione a livello individuale ma anche dimostrare l'assenza di un'autonoma organizzazione.
 
E' quanto chiarito, durante un question time alla Camera, dal viceministro dell’Economia Luigi Casero, che ha confermato di fatto la linea della sentenza 7371/2016 della Cassazione, riferita appunto alla non esenzione dall'Irap per i professionisti degli studi associati.
 
La motivazione alla base è che, come ricordato da Casero, negli studi associati ci si può avvalere della reciproca collaborazione, delle rispettive competenze e della sostituibilità nell'espletamento di talune incombenze. 
 

E' quindi plausibile ritenere che il reddito prodotto non è frutto di una sola professionalità interna allo studio, ma è stato creato o comunque favorito dalla collaborazione tra i professionisti