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Il processo di liberalizzazione dell’energia in Europa e le Direttive sul mercato dell’energia

I primi esempi di liberalizzazione dei mercati dell’energia risalgono al periodo che va dalla metà degli anni Ottanta alla metà degli anni Novanta, quando Gran Bretagna e i paesi dell’area scandinava cominciarono ad aprire i mercati alla concorrenza.

In particolare in Gran Bretagna, l’Electricity Act del 1989, ancor oggi alla base della struttura del settore elettrico inglese, formalizzò la separazione fra generazione (da svolgersi in regime di concorrenza) e trasmissione elettrica (regolata); anche l’attività di vendita è stata liberalizzata e dalla fine degli anni Novanta i consumatori sono liberi di scegliere il proprio fornitore.

Due anni dopo l’inizio del processo di liberalizzazione in Gran Bretagna, anche i Paesi dell’area scandinava hanno liberalizzato i propri mercati dell’energia elettrica. Dapprima la Norvegia nel 1991, poi gli altri Paesi dell’area (Svezia, Finlandia e Danimarca), tra il 1995 e il 1997, con modalità e tempistiche differenti, hanno aperto i rispettivi mercati alla concorrenza.

L’avvio su larga scala del processo di liberalizzazione del mercato dell’elettricità e del gas in Europa si ha, tuttavia, con l’emanazione fra il 1996 e il 1998 delle prime Direttive europee sul mercato interno dell’elettricità (Direttiva 1996/92) e sul mercato interno del gas (Direttiva 1998/30).

Negli anni successivi all’emanazione delle direttive del 1996 e 1998, il processo di liberalizzazione è stato progressivamente consolidato con l’emanazione:

  • nel 2003, della Direttiva 2003/54, della Direttiva 2003/55 (che hanno abrogato e sostituito la Direttiva 1996/92 e la Direttiva 1998/30 rispettivamente) e del Regolamento 1228/2003 che hanno disposto l’unbundling delle attività di rete (trasmissione e distribuzione) da quelle di mercato (produzione e vendita) e le tappe dell’apertura del mercato finale della vendita;
  • nel 2009, del c.d. “Terzo Pacchetto” (Direttiva 2009/72, Direttiva 2009/73, Regolamento 713/2009, Regolamento 714/2009 e Regolamento 715/2009), che rafforza l’indipendenza delle reti, potenzia le autorità di regolazione nazionali e istituisce l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER).

I paragrafi successivi analizzano le principali disposizioni della normativa europea relativa alla liberalizzazione dei mercati dell’energia.


Direttiva 1996/92 e Direttiva 1998/30


La Direttiva 1996/92 (“prima Direttiva sul mercato interno dell’energia elettrica”) è stato il primo passo del processo di liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica in Europa. Obiettivo della Direttiva era l’introduzione della concorrenza nei segmenti della filiera dove ciò era possibile (es. produzione, vendita) e la regolamentazione dei segmenti nei quali la concorrenza non si sarebbe potuta introdurre (i servizi di rete, cd. monopoli naturali).
Gli strumenti principali utilizzati nella Direttiva per riformare l’assetto del mercato elettrico includevano:

  • l’abolizione dei diritti di esclusiva nella produzione dell’energia elettrica;
  • la liberalizzazione della vendita e la possibilità per i clienti di maggiore dimensione di scegliere liberamente il proprio fornitore;
  • la garanzia agli operatori di mercato e ai clienti finali di poter accedere alle reti a condizioni trasparenti e non discriminatorie (secondo il principio del Third Party Access o TPA);
  • l’introduzione dell’unbundling amministrativo e contabile per separare, nell’ambito dei gruppi verticalmente integrati, i servizi in regime di monopolio naturale (i servizi di rete) dalle attività rese su base concorrenziale (le attività di produzione e vendita).

Due anni più tardi, la Direttiva 1998/30 avviava, con un processo simile, il processo di liberalizzazione del mercato del gas naturale.
Pertanto, dopo alcuni anni dall’emanazione delle prime direttive sul mercato interno dell’elettricità e del gas, la normativa è stata rivista con l’emanazione della Direttiva 2003/54 e della Direttiva 2003/55, accompagnate dal Regolamento 1228/2003 e, successivamente, dal Regolamento 1775/2005.


Direttiva 2003/54 e Direttiva 2003/55


La Direttiva 2003/54 (“seconda Direttiva sul mercato interno dell’elettricità”) e la Direttiva 2003/55 (“seconda Direttiva sul mercato interno del gas”)furono emanate al fine di dare un ulteriore impulso al processo di liberalizzazione e di integrazione dei mercati.
L’obiettivo delle Direttive era triplice:

  • la creazione di autorità indipendenti con compiti di regolazione del mercato e di risoluzione delle controversie;
  • il rafforzamento:
  • la determinazione della tempistica per l’accesso dei clienti finali al mercato libero dell’elettricità e del gas