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Scuole non antisismiche e container: dopo 8 anni L'Aquila è messa così

Otto anni dopo il terribile sisma, quasi tutte le scuole primarie di L'Aquila non sono conformi ai test antisismici ma frequentate ugualmente, mentre i bambini delle elementari fanno lezione nei container scaduti

Il 6 aprile 2009 l'Aquila tremò fortissimo. Una sequenza di scosse, la più forte di magnitudo 6.3, causarono ingenti danni alle strutture provocando 309 morti e circa 1600 feriti di cui 200 gravissimi. Dopo 8 anni, la situazione è disastrosa. Non solo perché il centro storico è ancora un grande cantiere e pochissimi abitanti sono tornati nelle loro abitazioni, ma anche per quel che riguarda la situazione degli istituti scolastici.

Il quadro, tracciato da uno speciale dell'Ansa, è chiaro: 6 mila bambini vanno ancora alle Elementari in contanier del 2009 (i 36 Moduli uso scolastico provvisorio), e quindi, secondo quanto stabilito dalle stesse ditte costruttrici, scaduti (la durata prevista era di 4 anni). Nessuna scuola elementare è stata ricostruita, nonostante nelle casse del comune siano disponibili dal 2013-2014 44 milioni di euro.

La situazione delle scuole primarie, medie, dell'istituto musicale e alberghiero è inaffrontabile (infiltrazioni, pavimenti che si staccano, problemi alle fogne), con gli studenti delle scuole superiori costretti a frequentare istituti con indici di vulnerabilità sismica sotto soglia. Per fare qualche esempio, il Liceo Classico "Domenico Cotugno" a Pettino ha problemi strutturali indipendenti da un eventuale terremoto, è stato chiuso e ha costretto, nello scorso febbraio, il trasferimento di tutti gli studenti all'Itis Amedeo D'Aosta, con indice ancora più basso, e coi ragazzi a scuola fino alle 18.30 (anche il sabato) costretti ai 'turni' dopo le lezioni dei normali frequentanti. A marzo c'è stato il rientro al Cotugno, con i carichi accidentali abbassati da 300kg/mq (limite della normativa antisismica scolastica) a 200kg/mq.

Dai dati forniti nello speciale Ansa, anche le altre scuole non sono a norma: se il Cotugno ha una vulnerabilità sismica di 0,26 (l'indice è positivo se uguale o maggiore a 1, negativo se minore), lo Scientifico Bafile 0,36, l'Itis 0,17. E, è bene ricordarlo, siamo in zona ad alto rischio sismico (lo scorso 18 gennaio ci sono state 4 scosse di magnitudo superiore a 5).