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Calcestruzzo e pizzo: arresti in Campania

Per mascherare contabilmente il pagamento delle tangenti, i fornitori di calcestruzzo emettevano fatture per operazioni mai effettuate a favore delle ditte delle vittime, gonfiando i costi rispetto alle reali forniture di calcestruzzo.

MARCIANISE - Provvedimento di carcerazione per i fratelli Franco e Sebastiano Minutolo, di 50 e 48 anni con l'accusa di
associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso per conto del clan Belforte di Marcianise.

Ad agire i militari del comando provinciale di Caserta: le indagini sono state suffragate da attività tecniche e dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra i quali Antonio Gerardi, Domenico Cuccaro, Michele Froncillo, Pasquale Aveta e Bruno Buttone, i quali, o per essere stati protagonisti diretti delle vicende delittuose in questione hanno svelato le connivenze tra alcuni imprenditori del settore della produzione e della commercializzazione di calcestruzzo, i fratelli Minutolo ed il socio Angelo Pontillo, ed il clan dei Mazzacane.

All’epoca dei fatti, per mascherare contabilmente il pagamento delle tangenti, i fornitori di calcestruzzo emettevano fatture per operazioni mai effettuate a favore delle ditte delle vittime, gonfiando i costi rispetto alle reali forniture di calcestruzzo. In questo mondo riuscivano a creare dei veri e propri “fondi neri” destinati al pagamento delle estorsioni. Per la loro disponibilità, il clan ripagava i citati imprenditori consentendogli di non pagare ‘il pizzo’ e ‘consigliando’ alle ditte estorte di rivolgersi a loro per le forniture di calcestruzzo.

Fonte: CASERTACE.net