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Contabilizzazione del calore e termoregolazione: guida completa ANIT

Contabilizzazione del calore: la guida ANIT vuole agevolare l’interpretazione e l’applicazione degli obblighi di legge previsti con scadenza al 30 giugno attraverso una schematizzazione dei contenuti legislativi e normativi di riferimento

Entro il prossimo 30 giugno bisognerà assolvere agli obblighi previsti, in tema di contabilizzazione del calore degli edifici esistenti, descritti nel d.lgs. 102/14 (con le modifiche del d.lgs. 141/16) e prorogati dal decreto Milleproroghe. Entro tale data, per ogni edificio esistente con impianto centralizzato dovrà essere possibile suddividere le spese “energetiche” delle singole utenze sulla base dei consumi misurati.

In quest'ottica, ANIT ha elaborato una speciale guida che agevola l'interpretazione e l'applicazione degli obblighi sopracitati attraverso una schematizzazione dei contenuti legislativi sopracitati e normativi (UNI 10200:2013). Secondo ANIT, peraltro, gli interventi di isolamento termico su un edificio esistente portano sempre a due vantaggi: una riduzione dei consumi energetici e un aumento del comfort interno percepito.

Ma se per gli edifici esistenti con impianto autonomo, questo binomio è facilmente recepito (un intervento di riqualificazione energetica dà vantaggi diretti sulla riduzione della bolletta e migliora le condizioni ambientali interne a vantaggio dell’utenza che ha voluto (e pagato) l’intervento stesso), lo stesso non è sempre valido per gli edifici con impianto centralizzato. In questo caso il binomio risparmio energetico + comfort è difficilmente percepibile, poiché senza un sistema impiantistico adeguato, i benefici economici 'scompaiono' stante l'impossibilità di discriminare il risparmio sulle singole unità.

Qui interviene la contabilizzazione del calore, poiché anche gli interventi di riqualificazione parziale vanno a incidere sui consumi individuali. La guida ANIT, in questo senso, è esemplificativa.