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Equo compenso: domani i Professionisti in piazza a Roma ma senza Geometri. Le richieste

Equo compenso: la manifestazione #NoiProfessionisti chiede un sistema tariffario regolamentato e la definizione delle competenze professionali. Non vi parteciperà il CnGeGL

Appuntamento domattina a Roma, con #NoiProfessionisti: il corteo di tutti i professionisti italiani, che chiedono maggiori tutele sui compensi e una migliore definizione delle competenze professionali, partirà da Piazza della Repubblica e punterà su Piazza San Giovanni. Si chiede al Governo di varare una legge contro la corsa al ribasso dei compensi professionali e lo svilimento del servizio professionale, con l'introduzione di un vero e definito equo compenso professionale.

La manifestazione è stata organizzata dall'Ordine degli Architetti di Roma insieme agli Ordini degli Avvocati, degli Ingegneri e dei Medici della capitale e in poche settimane si è trasformato in una manifestazione nazionale che ha accolto 140 Ordini professionali tra Ingegneri, Architetti, Avvocati, Medici, Dentisti, Geologi, Giornalisti, Chimici, Veterinari, Commercialisti.

Non ci saranno, però, i Geometri, come annunciato dal presiodente del CnGeGL Savoncelli, secondo cui “l’adesione a un’iniziativa per sua natura occasionale e la partecipazione ad una manifestazione indetta da rappresentanze di realtà locali potrebbero sia minare la credibilità dell’organo di rappresentanza nazionale sia depotenziarne l’azione”.

Le richieste dei Professionisti
Di fatto, si chiede il superamento della legge 248/2006 con la quale è stata sancita l’abolizione delle tariffe professionali, "che ha provocato solo la svendita del loro lavoro intellettuale". L'obiettivo finale è arrivare ad un nuovo tariffario regolamentato con chiara definizione delle competenze professionali.

I professionisti hanno ricordato anche che la Corte di Giustizia Europea, con la sentenza dell’8 dicembre 2016, ha ribadito che la previsione di minimi tariffari inderogabili è perfettamente legittima e compatibile con la normativa europea purché contenuta nella legislazione nazionale di uno dei Paesi Membri. Il testo dovrà affrontare il tema del lavoro autonomo (in un testo unico), e regolare il sistema fiscale italiano favorendo politiche utili alla libera professione e all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Giusto compenso: la situazione attuale
I redditi dei professionisti autonomi, oggi, sono tornati ai livelli di inizio anni '80: tra i 17 mila e i 30 mila euro annui lordi di media, con calo del 22% in termini reddituali dal 2007 al 2014.

Secondo i manifestani, l'unico modo per risollevare la situazione è la definizione di precise tariffe, che "rappresentano una codifica e una valutazione delle prestazioni anche e soprattutto a garanzia dei cittadini che ne usufruiscono".