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Edilizia scolastica: scuole italiane e livello di adeguamento antisismico

Edilizia scolastica: i dati forniti dal MIUR certificano che oltre 2.700 scuole italiane si trovano in zone a elevato rischio di terremoti, ma non sono state progettate o adeguate alle più recenti norme antisismiche

Edilizia scolastica: i dati forniti dal MIUR certificano che oltre 2.700 scuole italiane si trovano in zone a elevato rischio di terremoti, ma non sono state progettate o adeguate alle più recenti norme antisismiche (NTC del 2008)

Partiamo dai freddi numeri: 44.486 scuole pubbliche, su un totale di 50.804 censite, non sono state progettate secondo i più recenti (ed efficaci) criteri antisismici. E’ questo il quadro che emerge dai dati presenti nell'Anagrafe dell'dilizia scolastica forniti dal MIUR, che di fatto rappresentano una panoramica generale dello stato degli edifici scolastici italiani. Entrando nel dettaglio, più di 2.700 scuole italiane si trovano in zone ad alto rischio sismico e non sono state progettate coi criteri antisismici riferiti alle norme recenti, ovverosia quelle indicate nelle Norme tecniche per le costruzioni del DM 14 gennaio 2008.

Attenzione, però. Come peraltro precisato dallo stesso MIUR in riferimento ad un articolo-inchiesta sul tema pubblicato da l’Espresso, “i dati presenti oggi nell'Anagrafe dell'edilizia scolastica fanno riferimento alla progettazione degli edifici - se o meno costruiti secondo le più recenti norme antisismiche - e non sono aggiornati, al momento, con i successivi adeguamenti. Il dato sulla progettazione inoltre non equivale a quello sulla sicurezza o sull’adeguamento sismico, ma soprattutto non è presente in Anagrafe il dato sulla vulnerabilità sismica degli edifici che è quello che serve per stabilire o meno la sicurezza di un edificio in caso di sisma. L'Anagrafe è infatti in corso di revisione”.

Il MIUR precisa anche che “i dati presenti in anagrafe sono inseriti dagli enti locali ai quali compete la gestione degli edifici”, ovvero “i comuni per le scuole del primo ciclo e le province per le scuole del secondo ciclo". In alcune occasioni le informazioni sono mancanti, e questo significa che "l’ente locale competente, al momento dell’inserimento dei dati, non ha indicato nulla": se ci sono errori, è per tale mancanza.

Dal portale unico dei dati della scuola, si accede alla parte degli Open Data relativi alla presenza di vincoli (idrogeologici, sismici, ecc.) degli edifici scolastici statali nell’anno scolastico 2015-16, e da qui alla tabella di riferimento con tutti gli istituti scolastici italiani parametri al livello di rischio sismico e all’effettiva progettazione secondo le NTC versione 2008 (SI o NO).

E' a partire di questo file, che l'Espresso fornisce nello speciale una mappa interattiva di tutte le scuole italiane, del relativo rischio sismico e dell'adeguamento.

Sempre secondo il MIUR, a parziale giustificazione del fatto che ci sia una % molto bassa di adeguamento alla normativa recente, c'è che prima del 2008 "gli edifici difficilmente potevano essere stati progettati conformemente alla normativa sopraggiunta, ma è altrettanto vero che a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa molti edifici sono stati successivamente migliorati o adeguati sismicamente. In particolare, dal 2014 ad oggi il MIUR ha finanziato circa 660 interventi di adeguamento/miglioramento sismico per un investimento complessivo di circa 400 milioni. Pochi giorni fa è stato sbloccato un investimento da 1 miliardo circa sempre per questo capitolo. Più altri 300 milioni per la messa in sicurezza. Con la cosiddetta manovrina sono stati stanziati 100 milioni per le indagini di vulnerabilità sismica degli edifici nelle zone più a rischio. E il decreto enti locali ha stanziato 306 milioni per interventi di adeguamento sismico delle scuole delle province e delle città metropolitane".

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