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Marcatura CE: aumentano le responsabilità per i professionisti, e le tariffe ?

"Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Luca 23:34-44). Nuove responsabilità per i professionisti, e le tariffe ?

"Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Luca 23:34-44)

E' il commento che viene da fare guardando le tariffe applicate per la progettazione o la direzione lavori dai professionisti. Anche perchè con l'ultimo decreto appena approvato dal Consiglio dei Ministri sull'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n.305/2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE è prevista la responsabilità penale diretta per il Progettista, il Costruttore, il Direttore Lavori, il Direttore dell'Esecuzione o Collaudatore, che utilizzano prodotti non conformi e ovviamente per il fornitore.

Nel Consiglio dei Ministri n.33 del 9 giugno, il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato in via definitiva un decreto legislativo recante l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n.305/2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE.

Per saperne di più leggete l'ottimo articolo scritto da Matteo Peppucci per INGENIO: LINK e potrete scoprire che il progettista dell’opera che prescrive prodotti non conformi  a quanto previsto all'articolo 5, comma 5, del presente decreto o in violazione di una delle disposizioni in materia di dichiarazione di prestazione e marcatura CE di cui agli articoli 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 del regolamento (UE) n. 305/2011, è punito con l'ammenda da 2.000 euro a 12.000 euro; il medesimo fatto è punito con l’arresto sino a tre mesi e con l’ammenda da 5.000 euro a 25.000 euro qualora la prescrizione riguardi prodotti e materiali destinati ad uso strutturale o ad uso antincendio.

Ma anche che il costruttore, il direttore dei lavori, il direttore dell'esecuzione o il collaudatore che utilizzino prodotti non conformi al Capo II (Dichiarazione di prestazione e marcatura CE) del Regolamento 305/2011 (UE) e all'art.5 (Condizioni per l'immissione sul mercato e per l'impiego dei prodotti da costruzione), comma 5, del presente Atto, sono punibili con l'arresto fino a sei mesi e con un'ammenda tra i 4.000 e i 24.000 euro, che salgono rispettivamente ad un periodo di arresto fra sei mesi e tre anni e ad un’ammenda da 10.000 a 50.000 euro se si tratta di prodotti e materiali destinati ad uso strutturale o ad uso antincendio (art.20).

Come vedete si parla di arresto e di multe molto onerose.

Chi è più a rischio ovviamente è il professionista. Primo perchè RISPONDE SEMPRE IN SOLIDO con il proprio patrimonio (a differenza di una Srl ...). Secondo perchè la quantità di prodotti da utilizzare in una qualsiasi costruzione è davvero illimitata: malte, massetti, calcestruzzo, guaine, inserti, piastre e piastrelli, listelli, porte, maniglie, serramenti, prese, interruttori, cartongessi e fibrocementi, tegole e coppi, canale e grondaie, tubi e tubetti, sigillanti, impermeabilizzanti, putrelle, ... ahhhhhh un elenco che non finisce mai.

E da oggi non si scherza, e il professionista dovrà essere un esperto normativo senza lacune, ne va della sua salute (fisica ed economica). Il Professionista dovrà sapere che per il calcestruzzo non vi è l'obbligo della marcatura CE ma del FPC, per il massetto cementizio invece vi è l'obbligo della marcatura CE, e per il rinforzo FRP c'è anche l'obbligo del CIT ... e quante altre cose ancora.

E il decreto stabilisce chi potrà controllare. Principalmente il compito è assegnato alla guardia di finanza, che ovviamente dovrà avere le stesse conoscenze. Tutto questo governato da Consiglio Superiore dei LLPP, dove è istituito un "Comitato nazionale di coordinamento per i prodotti da costruzione". Attenzione però, un comitato che dovrà funzionare senza ulteriori costi per il contribuente. GRATIS. Nelle costruzioni le cose importanti si fanno senza fondi.

Ecco l'ipocrisia all'italiana. Si fa un decreto super severo, si distribuiscono sanzioni e mazzate a destra e sinistra, poi si stabilisce chi dovrà gestire tutto questo e ... non si mettono i soldi per farlo funzionare.

Caro Ministro Delrio, non si fa così. NO, non si fa così. Vogliamo fare le cose seriamente ? vogliamo che il nostro sportello quando si chiude faccia DLONG come in un'auto tedesca invece che DLING come in un'auto "non tedesca" ? allora, se permette:

  1. al comitato che deve coordinare e controllare se un regolamento così gravoso funziona e punire chi non lo rispette deve dare i mezzi e le risorse per farlo. Altrimenti, dovendo essere gratis, si finirà per mettere su quelle poltrone persone che hanno già 1000 incarichi e che lo faranno con la dovuta distrazione;
  2. visto che tutto deve passare per il Consiglio Superiore dei LLPP si danno finalmente le risorse per irrobustire il Servizio Tecnico Centrale in modo che abbia i mezzi per controllare costantemente chi certifica la marcatura CE. Oggi Signor Ministro al Consiglio Superiore non ci sono i soldi neppure per mettere l'aria condizionata negli uffici dei funzionari.
  3. si torna a mettere le tariffe minime obbligatorie e inderogabili e non suscettibili di sconti per la progettazione, la direzione lavori e il collaudo, perchè se un progetto strutturale di un condominio costa 3.000 euro, ripeto COSTA 3.000 EURINI, mi dica come si può pensare che il professionista abbia avuto tempo per verificare la prescrizione di tutti i prodotti CE. Se c'è una SANZIONE MINIMA deve esserci anche una TARIFFA MINIMA.

Perchè Ministro, perdona loro, perché non sanno quello che fanno, perchè in un mercato non regolamentato, in cui vale solo la legge della giungla è ingiusto e incoerente mettere una legge sulle dimensioni delle liane.

Le costruzioni hanno un valore fondamentale per l'economia italiana e la sicurezza delle persone è strettamente legata alla qualità delle costruzioni. Quindi Ministro, occorra che faccia capire al governo che sulle costruzioni si investe non solo mettendo soldi per l'ANAC ma anche finanziando gli organi di controllo e regolamentando economicamente le prestazioni professionali.

Firmato: Andrea Dari

Ingegnere ed editore di INGENIO

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