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Antitrust: multe per oltre 140 mil euro alle acciaierie produttrici di tondo per c.a. e reti elettr.

A conclusione di un complesso procedimento istruttorio avviato nell’ottobre 2015, l’Antitrust, nella propria riunione del 19 luglio 2017, ha irrogato sanzioni per più di 140 milioni di euro alle principali imprese siderurgiche operanti nei mercati del tondino di acciaio per cemento armato e della rete elettrosaldata.

A conclusione di un complesso procedimento istruttorio avviato nell’ottobre 2015, l’Antitrust, nella propria riunione del 19 luglio 2017, ha irrogato sanzioni per più di 140 milioni di euro alle principali imprese siderurgiche operanti nei mercati del tondino di acciaio per cemento armato e della rete elettrosaldata.

In particolare l’Autorità ha accertato che le società Alfa Acciaio S.p.A., Feralpi Siderurgica S.p.A., Ferriera Valsabbia S.p.A., Industrie Riunite Odolesi I.R.O. S.p.A., O.R.I. Martin - Acciaieria e Ferriera di Brescia S.p.A., Stefana S.p.A., Riva Acciaio S.p.A., Ferriere Nord S.p.A. e la sua capogruppo Fin.Fer. S.p.A.. hanno posto in essere, nel periodo 2010-2016, un’intesa unica, continuata e complessa in grave violazione dell’art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, avente a oggetto il coordinamento delle reciproche politiche commerciali sui mercati nazionali dei due prodotti interessati, dove esse complessivamente coprono più dell’80% dell’offerta.

Per attuare l’intesa restrittiva della concorrenza, le imprese hanno sfruttato sistematiche occasioni di incontro periodico, rappresentate tanto dalle riunioni dell’associazione Nuovo Campsider, dove ogni mese erano solite condividere informazioni commercialmente sensibili sui prezzi di acquisto del rottame ferroso (principale input produttivo sia del tondino per cemento armato che della rete elettrosaldata) e sui rispettivi piani produttivi, quanto dalle riunioni quindicinali della Commissione Prezzi prodotti siderurgici della Camera di Commercio di Brescia, dove le imprese partecipanti definivano in modo concertato i prezzi di vendita di entrambi i prodotti che divenivano poi di riferimento per tutto il mercato.

Il coordinamento delle condotte commerciali delle imprese ha comportato, in un contesto di gravissima crisi del settore siderurgico, il raggiungimento di livelli di ricavi e margini aziendali superiori a quelli ottenibili in normali condizioni concorrenziali, a danno della domanda rappresentata dal settore edile e, in ultima istanza, dei clienti di quest’ultimo.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso perciò di comminare in dettaglio le seguenti sanzioni pecuniarie:

Parti

Sanzione

Alfa Acciai S.p.A.

€ 30.410.149,00

Ferriera Valsabbia S.p.A.

€ 10.844.341,00

Feralpi Siderurgica S.p.A.

€ 29.429.460,00

Ferriere Nord S.p.A. - Fin. Fer. S.p.A.

€ 43.539.144,00

Riva Acciaio S.p.A.

€ 15.029.600,00

Stefana S.p.A.

€ 119.948,00

Industrie Riunite Odolesi I.R.O. S.p.A.

€ 6.356.778,00

ORI Martin Acciaieria e Ferriera di Brescia S.p.A.

€ 7.099.481,00