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Ricostruzione: maxi sanatoria edilizia nelle Marche. Ecco i termini

Marche: nei comuni del cratere sismico, ad eccezione solo delle aree dei Parchi e dei centri storici, con la ricostruzione del terremoto si potranno sanare quasi tutti gli abusi edilizi

Nei comuni del cratere sismico delle Marche sarà possibile sanare quasi tutti gli abusi edilizi. Lo prevede una legge-lampo dell'assemblea regionale marchigiana, che ha approvato lo scorso 1° agosto le “Disposizioni urgenti per la semplificazione e l’accelerazione degli interventi di ricostruzione”.

La nuova legge prevede la possibilità per i comuni di apportare varianti al Piano regolatore generale con una procedura di approvazione brevissima: di fatto, tutti gli abusi edilizi, fatta eccezione per quelli compiuti nelle aree dei Parchi e dei centri storici, verranno ‘condonati’.

Le principali novità
Nei casi di parziale difformità, l’impossibilità di ripristinare le vecchie condizioni senza pregiudicare la stabilità della parte conforme, che risolve tutto il problema con il pagamento di una multa, ma che deve essere dimostrata con studi e analisi, può essere asseverata semplicemente con la perizia di un tecnico insieme alla domanda di finanziamento. Tutto sarà a posto, quindi, pagando una sanzione pari al doppio del costo di costruzione (oneri di urbanizzazione e costo dell’opera) .

Di fatto, quindi, tutte quelle difformità che possono in qualche modo compromettere la parte strutturale dell’edificio vengono considerate come difformità che possono essere tenute per buone.

Sugli abusi edilizi minori, inoltre, "non rilevano le parziali difformità che il comune ha espressamente accertato nell’ambito di un procedimento edilizio e che non ha contestato come abuso edilizio o che non ha considerato rilevanti ai fini dell’agibilità dell’immobile". Queste “tolleranze” vanno semplicemente denunciate dal tecnico con la perizia, senza poi dover pagare sanzioni o altro. Si applica, quindi, il principio giuridico del legittimo affidamento del privato, che deve poter contare su una situazione di certezza se la pubblica amministrazione, conoscendola, non gli contesta una violazione.

Proroga Piano Casa e conseguenze della sanatoria
Contestualmente, la Regione Marche ha prorogato a tutto il 2018 il Piano Casa 2009 che permette l'ampliamento degli immobili: è possibile un ampliamento del 20% delle superfici residenziali, che sale al 35% se c'è l'adeguamento sismico volontario, con eccezione dei centri storici cittadini, aree soggette a inondazioni o frane, parchi regionali e nazionali, aree demaniali. La nuova legge, però, considera condonabili anche gli interventi di ampliamento abusivi.

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