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CNEL: fuori i Liberi Professionisti ai sensi della Legge 4/2013. Si parte con il piede sbagliato!

L’estate non è ancora finita e le cattive notizie per i professionisti e i lavoratori autonomi continuano ad arrivare. L’art. 3 della Legge 4/2013 recita: "Le forme aggregative hanno funzioni di promozione e qualificazione delle attività professionali che rappresentano, nonché di divulgazione delle informazioni e delle conoscenze ad esse connesse e di rappresentanza delle istanze comuni nelle sedi politiche e istituzionali". Il CoLAP è iscritto nell'elenco delle forme aggregative del MISE dal 1 dicembre 2013, pertanto per legge è tenuto alla rappresentanza professionale dei propri iscritti. " Abbiamo incontrato il Presidente Tiziano Treu, - dichiara la Presidente Alessandrucci - che ci ha manifestato il suo interesse ad allargare la partecipazione per arricchire il dialogo e le proposte che il "nuovo" CNEL dovrebbe formulare".

"Questo è l’ennesimo atto di emarginazione per i nostri professionisti considerati ancora cittadini di serie B - incalza l’Alessadrucci. Abbiamo tutte le carte in regola per partecipare; la legge 4/2013 ci legittima come forma aggregativa di rappresentanza dei lavoratori autonomi e delle professioni associative ed ambiamo a portare la voce dei professionisti associativi in un consesso sino ad oggi riservato solo alle altre forze produttive".

"Questo ennesimo atto ci dimostra non la disattenzione, ma il grave disinteresse di questo governo per le professioni associative – esordisce piccata la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci. Disinteresse manifestato prima con l’ articolo 5 della legge 81(Jobs act del lavoro autonomo), poi con il ddl Orlando per le tariffe minime dei soli avvocati e ora con questo inaccettabile atto formale a firma della ministra Boschi". "Non inserirci nella rappresentanza – continua la Alessandrucci - vuol dire umiliare e sottovalutare questo mondo e tutte le potenzialità che è in grado di esprimere soprattutto per l'occupazione e la crescita" "Per i fini costituzionali il CNEL - ricorda la Presidente - dovrebbe divenire il luogo del confronto e della proposta, in questa composizione non troviamo nulla di innovativo e costruttivo e le sorti del suo operato sono facilmente immaginabili! "Un confronto chiaro con il presidente Tiziano Treu – sottolinea Emiliana Alessandrucci - ci aveva rassicurato sull’ ampiezza della rappresentanza e sul ruolo che immaginava per le forme aggregative... Ora è tutto di nuovo fermo. Questa composizione dimostra l’assenza di coraggio del nostro Paese e l’incapacità di allargare le proposte e gli ambiti della discussione".

"Oggi si può dire con certezza – conclude amaramente la Presidente del CoLAP - che nulla è cambiato nel CNEL, e che quindi ben poca innovazione possiamo aspettarci". Non ci arrendiamo faremo ricorso!