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Disciplina dei Certificati Bianchi: l’opinione delle associazioni di categoria

Disciplina dei Certificati Bianchi: l’opinione delle associazioni di categoria

Durante lo scorso luglio, il GSE, in collaborazione con ENEA e RSE, ha promosso una serie di Tavoli Tecnici con alcune associazioni di categoria rappresentative dei settori industriali e interessate dalla disciplina dei Certificati Bianchi, con l’obiettivo di raccogliere informazioni per la definizione delle Guide Operative da sottoporre ai Ministeri competenti, come previsto dal nuovo decreto sui Certificati Bianchi.

Tra le criticità discusse in questi tavoli tecnici, l’associazione Italia Solare ha segnalato il proprio disaccordo sull’eliminazione del riconoscimento dei Certificati Bianchi per gli impianti fotovoltaici sino a 20 kWp di potenza installata, avvenuta con la recente modifica delle Linee Guida sui Certificati Bianchi.
 
A tal proposito, il GSE ha affermato la volontà del Governo di razionalizzare gli strumenti messi a disposizione per l’incentivazione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili (detrazioni fiscali, conto termico, titoli di efficienza energetica, ecc.) come, tra l’altro, specificato nell’ambito del processo di consultazione del Decreto 11/01/2017 (Decreto Certificati Bianchi).
 
Inoltre, relativamente alla richiesta di riconsiderare, nel nuovo meccanismo dei TEE, progetti di realizzazione di impianti fotovoltaici, il GSE ha evidenziato che, nel 2016, dei circa 40.000 impianti fotovoltaici realizzati (corrispondenti a ca. 300 MW di potenza installata), prevalentemente di piccola taglia ed aderenti al meccanismo dello scambio sul posto, solo una piccola percentuale, corrispondente a ca.10 MW, ha fatto richiesta di accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi, mostrando come lo strumento dei Titoli non sia risultato essere il più adatto per la promozione del settore fotovoltaico.
 
Pertanto ne risulta che nell’ambito degli interventi incentivabili ai sensi del Decreto Certificati Bianchi:
  • la tecnologia fotovoltaica non è compresa,
  • sono ammesse le fonti rinnovabili termiche esclusivamente in relazione alla relativa capacità di incremento dell'efficienza energetica.
Tuttavia va segnalato che l’elenco introdotto nel Decreto non ha carattere di esaustività e può essere aggiornato e integrato.
Va evidenziato, in ogni caso, che il meccanismo si basa, esclusivamente, sul principio di addizionalità determinata a partire dal consumo di riferimento, attribuibile all'intervento realizzato con i sistemi o con le tecnologie che, alla data di presentazione del progetto, costituiscono l'offerta standard di mercato in termini tecnologici e/o lo standard minimo fissato dalla normativa.
 
In merito a queste tematiche e alle criticità evidenziate da queste consultazioni, nel mese di settembre il GSE promuoverà nuovi tavoli tecnici, estesi anche ad una più ampia platea di soggetti interessati al meccanismo dei Certificati Bianchi, quali ad esempio Associazioni di Esco, esperti in gestione dell’energia e altri settori industriali.