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Edilizia scolastica: in Gazzetta l'autorizzazione ad interventi per 238 milioni

Edilizia scolastica: appalti entro il 15 marzo per 292 cantieri finanziati con mutui Bei. Ciascuna regione potrà utilizzare i fondi a lei assegnati per realizzare gli interventi già selezionati e indicati nel piano nazionale

Si sbloccano altri cantieri per i lavori di edilizia scolastica in tutta Italia: nello specifico, con la pubblicazione del decreto interministeriale n.390 del 6 giugno 2017, registrato dalla Corte dei Conti il 28 luglio scorso e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 settembre 2017, vengono autorizzati gli interventi a valere sul Mutuo 2016. L’importo totale stimato è pari a 238 milioni di euro (per oltre 300 interventi) che si vanno ad aggiungere ai 905 milioni stanziati nel 2015.

Il decreto e le ripartizioni
Il decreto autorizza le Regioni all’utilizzo dei contributi pluriennali per gli interventi di edilizia scolastica inclusi nei piani regionali triennali. Per scaricare il decreto, l’allegato A con la ripartizione regionale e il foglio Excel con tutti gli interventi è possibile collegarsi alla pagina Miur - Mutui Bei.

Altre indicazioni territoriali e operative
I primi a partire sono proprio i 292 interventi indicati nella lista allegata al decreto. Se gli enti locali non hanno già affidato i lavori, dovranno farlo entro 180 giorni, cioè entro il 15 marzo 2018.

A livello territoriale, si va dall'unico appalto della Valle d'Aosta ai 62 dell'Emilia Romagna. Quasi tutte le regioni hanno impiegato l'intero ammontare di risorse assegnate, con alcune eccezioni, tra cui quelle di maggior rilievo della Regione Sardegna (che non ha utilizzato 2 milioni sui circa sette assegnati) e della Campania che ha lasciato inutilizzato circa un quarto della dote assegnata (6,55 milioni su 21,8 totali). Il record dei progetti è appannaggio dell'Emilia Romagna, con 62 interventi per 15,9 milioni di euro. Subito dopo c'è la Sicilia con 40 cantieri per 20,2 milioni. Al terzo posto il Piemonte, con 38 interventi per 17,9 milioni circa.

Nel decreto si specifica che “possono procedere alla stipula dei contratti di appalto e all'esecuzione dei lavori i soli enti locali rientranti nel piano annuale 2016 di cui agli allegati elenchi (da A a U) che aggiudichino i lavori entro centottanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana o che abbiano aggiudicato gli stessi o stipulato i relativi contratti di appalto entro i termini già fissati” con due decreti ministeriali 2016. Invece, “gli enti locali i cui interventi sono contenuti nel piano 2017 possono procedere alla stipula dei contratti di appalto solo in seguito alla conferma dei medesimi piani da parte delle regioni approvata con successivo decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca”.