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Aldo Bottini, BMS: il BIM è lo strumento per il riscatto del ruolo dei progettisti

Chiara Samorì, corrispondente di Milano di INGENIO, ha incontrato Ing. Aldo Bottini, socio Fondatore di BMS Progetti, leader in Italia nella progettazione strutturale dai primi anni ‘90, e con tre divisioni specializzate – architettura, strutture, impianti.

Obiettivo dell’intervista è comprendere attraverso l’esperienza di BMS come sia  cambiata la progettazione con la digitalizzazione e il BIM.



Aldo Bottini ha evidenziato come, malgrado si sia passato dal tavolo di disegno all’uso di piattaforme BIM, la progettazione non sia cambiata, ma solo il metodo, ovvero la possibilità di avere una integrazione vera di tutte le discipline. Oggi è possibile integrare su una unica piattaforma tutte le discipline grazie a una serie di strumenti potenti che supportano il progettista a fare qualità all’interno di un processo digitalizzato.

Ma cosa ha portato l’introduzione del BIM nell’organizzazione ?

Bottini ha evidenziato che si è dovuto riorganizzare l’azienda per divisioni, inserendo una struttura di controllo trasversale per le divisioni. Ogni progetto oggi ha una struttura di riferimento a matrice, con un project leader, che opera in BIM con regole di interfaccia all’interno e tra le diverse discipline. Interessante l’osservazione che il BIM porta a un nuovo modo di ragionare, più che di progettare.

Abbiamo chiesto a Bottini se il processo di introduzione del BIM nell’organizzazione dello studio abbia avuto delle difficoltà

Bottini ha evidenziato che si è intervenuti anche con il supporto di consulenti esperti, ma che l’introduzione del BIM non ha un suo termine, è un percorso continuo di crescita complessivo. Il BIM è stato anche uno stimolo per tutta BMS per crescere, l’avviare una sfida per un ulteriore miglioramento. Tutto è partito ovviamente con un programma di formazione continua e permanente con consulenti esterni, ma definito su un format messo a punto proprio da BMS e molto innovativo: è stato avviato un laboratorio di innovazione/informazione che coinvolge tutti i membri di BMS, il BMS LAB. In questo laboratorio sono veicolati anche i contributi esterni, e tra questi anche quelli dei fornitori di tecnologie per il costruire, dei general contractor e dei clienti. Il LAB "sta portando a ottimi risultati e ci da la possibilità di far conoscere la passione che c’è dietro ai servizi di BMS."

Chiara Samorì ha chiesto a Bottini come si sia arrivati al BIM in BMS.

Bottini ha raccontato che in un progetto affrontato prima del 2000 negli Emirates vi fosse la necessità, per la complessità del progetto architettonico, di integrare strutture e impiantistiche: serviva uno strumento diverso, che “ragionasse” già in 3D. Si dovette diventare degli “artigiani” del BIM e del 3D, con software che ancora non prevedevano la risposta automatica alle nostre esigenze. Dopo questo “fuoco” che nasceva da un’esigenza di mercato sono occorsi altri anni prima di tuffarsi nel BIM: anche in questo caso di fondamentale stimolo è stato la richiesta di un committente arabo. Da allora BMS applica il BIM su tutta l'attività, "perchè è per noi il sistema per fare progettazione di qualità. Non è un problema di piccoli o grandi progetti."

E Bottini ha ricordato che Palazzo Italia di EXPO sia stata una grande sfida, visto il periodo in cui si è lavorato, per mettere alla prova l'organizzazione BIM di BMS: una struttura complessa, e non solo dal punto di vista architettonico, in cui grazie alla progettazione collaborativa e alla modellazione si è potuto intervenire su alcune scelte progettuali molto critiche. Bottini ricorda che quando si decise di inserire una piazza aperta al disotto della grande cupola in vetro, ci si fosse il problema della temperatura che si sarebbe sviluppata durante i mesi più caldi. La modellazione dei flussi aereodinamici delle strutture architettoniche consentì di creare un sistema caratterizzato da scambi di aria tali che la temperatura potesse essere accettabile anche nelle giornate più calde e di maggiore affluenza.

Oggi BMS è impegnata sul velodromo dei mondiali del ciclismo, che sarà progettato interamente in BIM, con modelli per acustica, comfort climatologico, impiantistica, vento, strutture …

Resta ancora una questione: il BIM porterà maggiori margini od oneri all’attività dello studio ? non è ancora chiaro, ancora non si è in grado di valutare se la produttività sia aumentata o meno.

Tutto questo - e molto di più - nella video intervista che è possibile vedere a questo link.??



Un ulteriore aggiornamento su questo argomento sarà possibile averlo durante gli eventi “La rivoluzione digitale del costruire - BIM: Innovazione impiantistica e progettazione” che si terranno a Milano alla Fiera Milano Rho, dal 15-17 novembre 2017.

Si tratta di tre eventi, che si svolgeranno nei pomeriggi del 15, 16 e 17 novembe, e che si occuperanno dell’applicazione del BIM, del BMS e del problema della security collegato alla digitalizzazione dei processi della progettazione e costruzione edile nonché della gestione degli immobili. Parteciperanno importanti esperti da tutta Italia.

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