Data Pubblicazione:

DDL Bilancio 2018: analisi e proposte dell'ANCE

ANCE in audizione parlamentare sulle misure per l'edilizia della Manovra 2018: mancano del tutto alcune delle misure auspicate dai costruttori per l'avvio di un vero e importante piano di rigenerazione urbana del nostro patrimonio edilizio, strettamente correlate al sismabonus e all'ecobonus

L’ANCE ha chiesto ufficialmente al Governo incentivi maggiori per l'acquisto di case efficienti e antisismiche e l'abolizione dello split payment abbinato alla fatturazione elettronica. Queste e altre considerazioni sono state fatte dall'associazione dei Costruttori Edili durante l'audizione presso le Commissioni Bilancio del Senato e della Camera dei Deputati, in seduta congiunta, sui contenuti DDL Bilancio 2018.

Tra le altre cose, l'ANCE si è focalizzata su:

  • aliquote IVA: il presidente Campana ha valutato positivamente la decisione di disattivare per il 2018 gli aumenti delle aliquote IVA, le cui conseguenze avrebbero colpito profondamente il settore, comprimendone i primi segnali di ripresa delle attività, ma non ha espresso lo stesso giudizio per quel che riguarda i bonus fiscali per l’efficienza energetica e la prevenzione del rischio sismico;
  • bonus edilizi: secondo l'ANCE non assumono una stabilizzazione definitiva o la necessaria visione di medio lungo periodo, poiché mancano del tutto alcune delle misure per l’avvio di un vero ed importante piano di rigenerazione urbana del nostro patrimonio edilizio, strettamente correlate al sismabonus e all’ecobonus. Secondo i Costruttori, che comunque apprezzano gli sforzi del Governo sull'estensione dell'ecobonus per un altro anno e per la possibilità di cedere il credito a tutti i contribuenti, bisogna rivedere le specifiche del Sismabonus, sopratutto considerando che il meccanismo della possibilità di pagare i lavori con la cessione del credito dovrebbe valere sempre;
  • polizze assicurative contro il rischio sismico: si valuta posiitvamente l'introduzione di una detrazione IRPEF per i costi sostenuti per polizze assicurative contro il rischio sismico;
  • fatturazione elettronica e split payment: secondo l'ANCE, l'estensione della fatturazione elettronica è più che sufficiente ai fini del contrasto all’evasione fiscale e alle frodi IVA. Si richiama l'attenzione della Commissione su due proposte alternative che da tempo l’ANCE ha avanzato al fine di ripristinare il principio di neutralità dell’IVA che questo meccanismo di fatto mina, in particolare tramite l'applicazione del reverse charge, meccanismo di liquidazione dell’IVA dovuta ai fornitori (in uso già da un decennio dalle imprese del settore delle costruzioni) tutte le volte in cui si renda applicabile lo “split payment” verso i committenti pubblici.

Le proposte ufficiali
Ecco le proposte dell'ANCE:

  • proroga fino al 2020 della detrazione Irpef commisurata al 50% dell’IVA dovuta sull’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B;
  • estensione alle zone a rischio sismico 2 e 3 della detrazione Irpef 75%/85% del prezzo di vendita (fino ad un massimo di 96.000 euro) per l’acquisto di case antisismiche, cedute dalle imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e derivanti da interventi di demolizione e ricostruzione, anche con variazione volumetrica;
  • applicazione fino al 2021 delle imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa (pari a 200 euro ciascuna) all’acquisto di immobili da parte di impresa che, entro i 5 anni successivi, si impegni alla ricostruzione degli stessi in classe A;
  • rimodulazione dei benefici fiscali “ecobonus” e “sismabonus” in funzione dell’immobile su cui s’interviene, commisurando le premialità, se trattasi di opificio o altro immobile strumentale, ad una predeterminata superficie (es. ogni 200 mq di superficie utile catastale).