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Diagnosi energetiche nelle PMI: disponibili 15 milioni. Le specifiche

Il MISE ha pubblicato il bando 2017 che invita Regioni e Province autonome a presentare programmi per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese (PMI) e rendere più efficienti i loro consumi energetici

Il MISE ha stanziato 15 milioni di euro, per l'annualità 2017, a disposizione delle Regioni e Province autonome per il cofinanziamento di nuovi programmi volti ad incentivare gli audit energetici nelle PMI o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001.

L’iniziativa, prevista dalle norme di recepimento della Direttiva sull’efficienza energetica, e giunta alla terza edizione, ha visto lo stanziamento, da parte del Ministero, nelle due annualità precedenti, di circa 18 milioni di euro. La scadenza per presentare i programmi è fissata al 30 novembre 2017.

Il decreto di riferimento
Il decreto dell'8 novembre 2017 disciplina il cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni e finalizzati a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese (PMI) o l’adozione, nelle stesse, di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001, ai sensi dell'art.8, comma 9 del d.lgs. 4 102/2014.

Spese ammissibili
Sono ammissibili solo le spese documentate sostenute per la realizzazione delle diagnosi energetiche finalizzate alla valutazione del consumo di energia ed al risparmio energetico conseguibile o sostenute per l’attuazione del sistema di gestione e il rilascio della certificazione di conformità alla norma ISO 50001.
 
Ciascuna PMI potrà beneficiare del contributo previsto per la diagnosi energetica o per l’adesione alla norma ISO 50001 per ciascuno dei propri siti aziendali, purché localizzati nella stessa Regione/Provincia autonoma.
 
Le diagnosi energetiche ammesse saranno finanziate nella misura massima del 35% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 8.000 euro per ciascun sito sottoposto a diagnosi. Le procedure di attuazione di un sistema di gestione conforme alla norma ISO 50001 ammesse, invece, saranno finanziate nella misura massima del 35% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 16.000 euro.
 
Le imprese beneficiarie, entro 30 giorni dalla ultimazione degli interventi previsti nella diagnosi energetica devono inviare alla rispettiva Regione o Provincia autonoma il rapporto di diagnosi, la documentazione attestante i costi sostenuti per la diagnosi e per gli interventi realizzati, nonché il verbale di fine lavori o la comunicazione di inizio esercizio relativa ai suddetti interventi.

Le varie fasi delle diagnosi

Entro il 30 novembre 2017, le regioni e le province autonome dovranno presentare al MISE i programmi per sostenere la realizzazione delle diagnosi energetiche. Il MISE, con il supporto di ENEA, entro il 15 dicembre 2017 dovrà valutare i programmi e, nel caso non sussistano motivi ostativi, stipulare apposita convenzione con la Regione o la Provincia autonoma interessata all’attuazione del programma.
 
Decorsi 12 mesi dall’invio della comunicazione degli esiti della valutazione, le Regioni e le Province autonome che non hanno proceduto alla stipula della convenzione, decadono dai benefici.

Suddivisione risorse
I 15 milioni di euro previsti sono assegnati alle Regioni in maniera proporzionale al numero di PMI presenti a livello regionale: alla Lombardia vanno quindi il 18% delle risorse, seguono il Lazio e il Veneto con il 9% delle risorse. Le Regioni con meno stanziamenti sono la Basilicata, il Molise e la Valle d’Aosta con l’1% delle risorse.
 
Le Regioni e le Province autonome, comunque, potranno riservare il 10% (massimo) del costo complessivo di realizzazione del programma per lo svolgimento di attività di sensibilizzazione delle PMI sull’importanza di effettuare le diagnosi energetiche.

AVVISO PUBBLICO MISE - DIAGNOSI ENERGETICHE PMI