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Cammini e percorsi: le FAQ relative al primo bando

L'Agenzia del Demanio ha pubblicato i chiarimenti relativi al Bando Cammini e Percorsi: ecco come presentare domande per più immobili e come coniugare sostenibilità ambientale e tutela architettonica

Le domande alle quali le FAQ rispondono sono diverse. Tra queste:

  • come posso partecipare al bando di concessione/locazione in uso gratuito, rivolto ad imprese, cooperative e associazioni?
  • in tema di cauzioni, è ammessa la fideiussione bancaria rilasciata da una banca straniera?

A poche settimane dalla scadenza del primo bando del progetto Cammini e Percorsi, l’Agenzia del Demanio ha pubblicato le 46 "domande ricorrenti" (FAQ) raccolte in questi mesi e utili per chi voglia partecipare, entro il prossimo 11 dicembre, alla gara che assegnerà in concessione gratuita degli edifici dello Stato che si trovano lungo i tracciati storico-religiosi e le ciclovie italiane.

L'Agenzia del Demanio ha pubblicato, oltre le FAQ, anche tutte le informazioni di dettaglio per sciogliere i dubbi di chi è interessato all’iniziativa, e vuole orientarsi meglio per partecipare. Tra i documenti utili, on line anche le Schede Informative relative alle opportunità di finanziamento messe a disposizione da Invitalia e dall’Ente Nazione per il Microcredito, con cui l’Agenzia ha siglato specifici accordi di collaborazione per incentivare lo sviluppo di attività di sostegno finanziario dei progetti e delle iniziative di riuso e valorizzazione dei beni pubblici a partire proprio dal progetto ‘a rete’ Cammini e Percorsi.

Come partecipare
Il bando è rivolto ad imprese, cooperative e associazioni composte in prevalenza da under 40 che potranno ottenere gli immobili in concessione gratuita per 9 anni.
 
Le ditte individuali, in quanto rientranti nella categoria delle imprese, possono partecipare alla procedura purché siano già costituite al momento della presentazione dell’offerta, siano iscritte presso il Registro delle Imprese e l’organo di gestione sia costituito in prevalenza (50%+1) da soggetti che non abbiano compiuto il 41° anno di età alla data di pubblicazione dell’ Avviso.

Per partecipare alla gara è necessario presentare - entro le 12 dell’11 dicembre 2017- una proposta che non prevede l’offerta di un canone: la valutazione si baserà unicamente sugli elementi qualitativi del progetto presentato che dovrà essere coerente con la filosofia e le finalità dell’iniziativa. Innanzitutto l’ipotesi di recupero e riuso del bene che dovrà prevedere nuove funzioni in grado di offrire servizi al viaggiatore, oltre che tutelare il carattere storico e identitario dell’immobile e del contesto in cui è inserito.

I beni in concessione: chiarimenti
E' possibile presentare un’offerta su più lotti ed in questo caso il concorrente potrà presentare un unico plico contenente al suo interno: una busta con la documentazione amministrativa e tante buste quante sono le proposte progettuali per lotto. Il concorrente, pertanto, qualora partecipi a più lotti dovrà presentare una proposta progettuale per ciascun bene per il quale intende richiedere l’affidamento.
 
Circa le funzioni da attribuire ai beni oggetto del bando, l’Agenzia chiarisce che, nell’ottica di promuovere il turismo lento e la mobilità dolce, gli immobili inseriti nel progetto saranno riutilizzati attraverso l’insediamento di nuovi usi a supporto al viaggiatore lento (turista, camminatore, pellegrino, ciclista, etc.), di servizi d’accoglienza e di informazione turistica, attività di animazione sociale, culturale e sportiva degli itinerari identificati.
 
In considerazione delle indicazioni degli strumenti di pianificazione territoriale e urbana e di tutela vigenti, sarà possibile prevedere una gamma di nuove funzioni in coerenza con i principi del progetto come: Ospitalità; Ristorazione; Vendita prodotti tipici e a km zero, Servizi complementari specialistici (es. aree attrezzate, bike e taxi service, piccole ciclostazioni, ciclofficine, cargo food); ufficio turistico, Centro benessere, SPA; etc.

I vincoli culturali e l'efficienza energetica
Si punta su sostenibilità e sostenibilità energetica, per cui, nella fase di progettazione architettonica, definitiva e/o esecutiva, conseguente all’aggiudicazione, la proposta vincitrice deve essere sottoposta all’approvazione degli Enti competenti in materia edilizia e di tutela e le scelte relative agli interventi devono essere dettagliate e supportate da opportune analisi ed elaborati tecnico-illustrativi (es. studio dei caratteri, analisi del degrado, dettaglio delle tecniche e dei materiali costruttivi, degli interventi di recupero sulle superfici e sulle strutture, delle soluzioni distributive e impiantistiche, studio di impatto ambientale, etc.).