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Apertura WEF2017, Zambrano: “fondamentale preservare il patrimonio artistico e ambientale”

Il Presidente del CNI ha aperto i lavori della prima giornata del World Engineering Forum 2017. E’ intervenuto anche il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.

Il Presidente del CNI ha aperto i lavori della prima giornata del World Engineering Forum 2017. E’ intervenuto anche il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. 

“Sono tanti gli ingegneri italiani all’estero. E’ la dimostrazione che sono bravi, anche perché usufruiscono di un buon sistema formativo che garantisce loro competenze diffuse che gli consente di adattarsi alle varie situazioni”. Queste le parole di Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, nel corso dei lavori mattutini della prima giornata del Word Engineering Forum, organizzato dal CNI, in programma a Roma presso l’Hotel Sheraton. “L’Italia – ha aggiunto Zambrano – è un paese a rischio sismico, idrogeologico e anche archeologico. Per questo valorizzare e preservare il nostro patrimonio artistico e ambientale è fondamentale”.

Tra i saluti iniziali quelli del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “Fino a pochi anni fa – ha detto – il mio era percepito come il Ministero dei no. Ora, invece, proprio l’ambiente è al centro del dibattito. Anche perché non si tratta più della sola tutela del patrimonio naturale ma esso rappresenta un grande stimolo per lo sviluppo economico. In questo quadro occorre rivedere il modo di fare le professioni. E’ fondamentale l’aggiornamento culturale per capire le nuove esigenze del mercato. C’è un grande bisogno di ingegneri che sappiano proiettarsi verso il futuro”.

Gli interventi sono stati preceduti dalle introduzioni di Gianni Massa (Vicepresidente Vicario CNI) e di Roberto Orvieto (Consigliere CNI con delega ai rapporti internazionali). “La Costituzione italiana – ha detto Massa - mette al centro la salvaguardia e tutela del paesaggio ed ambiente. Occorre interrogarsi sul ruolo e le responsabilità dell’ingegneria. Ingegneria è confine tra passato e futuro, è innovazione. L’ingegneria rappresenta la scienza multidisciplinare in grado di unire la realtà con l’utopia”. “Questo Forum – ha detto Orvieto - deve contribuire ad individuare un nuovo obiettivo, a definire l’ingegneria come progetto. Non possiamo dimenticare che ingegneria deriva da ingegno”.

La tavola rotonda dedicata a “infrastrutture e reti in una prospettiva sostenibile”, moderata dalla giornalista Ansa Simona D’Alessio, ha visto protagonista Italferr SpA. Carlo Garganico (CEO Italferr) ha sottolineato come la sua società abbia fatto “della sostenibilità ambientale una delle sue missioni principali”. Ha poi aggiunto: “Bisogna dare al territorio qualcosa di uguale o migliore di quello che troviamo. In italferr la parola d’ordine è restituire ai cittadini un territorio migliore di quello che troviamo prima di iniziare lavori ed opere. Bisogna innovare per trovare un giusto equilibrio tra ricerca del business e qualità della vita, tra interessi economici e interessi sociali. Italferr crede nella missione della sostenibilità ambientale, è l’unica strada da intraprendere per salvaguardare il nostro mondo”. A nome dell’azienda si è espresso anche Antonello Martino: “Italferr si è dotata di un sistema di gestione ambientale: non c’è progetto in cui non sia presente una parte dedicata alle tematiche ambientali”.

I lavori sono stati completati dagli interventi di Lorenzo Orsenigo (ICMQ) e John Stanton (Presidente ISI) dedicati al protocollo per la qualità delle infrastrutture disponibili; da Maria Fernanda Stagno D’Alcontres  (Ministero dell’Ambiente) sulla mobilità e la salvaguardia dell’ambiente; da Admir Nocaj (Italferr) sulle infrastrutture disegnate in una prospettiva globale.