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Un giorno nei Laboratori per le prove sismiche di ENEA: ecco come si testano i materiali e i sistemi

INTERVISTA A GERARDO DE CANIO, PRESSO IL LABORATORIO PER LE PROVE SISMICHE DEL CENTRO RICERCHE CASACCIA (ENEA)

Che tipo di sperimentazione viene fatto qui al laboratorio di Casaccia di ENEA?  È stata la prima domanda che abbiamo rivolto a Gerardo De Canio, Ricercatore del Centro Ricerche Casaccia di ENEA.

Il Centro Ricerche Casaccia è il più grande complesso di laboratori ed impianti dell’ENEA. Il suo nome deriva dalla fattoria “La Casaccia” attorno alla quale sorsero, nel 1959, i primi laboratori in cui operavano poche decine di ricercatori, che hanno costituito il nucleo originario di quella che è oggi una delle principali sedi di ricerca interdisciplinare in ambito nazionale.

“Si tratta di sperimentazioni su tavole sismiche fatte - spiega De Canio - sia per qualificare oggetti, o sistemi, o attrezzature che devono garantire determinate prestazioni durante il terremoto sia per verificare delle tecniche di intervento per migliorare il comportamento sismico delle strutture degli edifici.”

“In questo caso  - precisa De Canio - stiamo facendo una prova per verificare una tecnica di intervento per migliorare la capacità di un edifico tipico del patrimonio edilizio dei piccoli paesi dell’appennino italiano a resistere ai terremoti .. […] e che nello specifico prevede l’inserimento di una rete in fibra di vetro dentro l’intonaco.”

In che modo avviene la sperimentazione?

 Avviene realizzando un modello di edificio caratteristico dei paesini italiane ponendolo sulla tavola vibrante e verificando al sua capacità di resistere ai terremoti portandolo a danneggiamento dopo di che intervenire per rinforzarlo o per migliorare le sue caratteristiche e rifare la prova per verificarne l’efficacia dell’intervento. Per stabile quindi se l’intervento è in grado di conferire alla struttura una capacità di resistere al terremoto superiore a quella che aveva prima.

Si tiene conto sia dell’intensità dei vari terremoti sia del loro contenuto in frequenza che dipende dal tipo di terreno. E quindi noi verifichiamo al risposta imponendo diverse sequenze sismiche registrate in eventi sismici di varie epoche.

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