Data Pubblicazione:

Legge di Bilancio 2018: lo speciale Ance delle misure per le costruzioni

L'Ance ha pubblicato l'analisi speciale sulle misure contenute nella legge 205/2017 dedicate alle Costruzioni: analisi delle risorse per le infrastrutture, esame delle misure su fisco, opere pubbliche, lavoro, mercato privato e internazionalizzazione, normative a sostegno degli interventi di miglioramento energetico e sismico degli edifici

Segnaliamo l'interessante e puntuale contributo dell'Ance sulle misure della Legge di Bilancio 2018 dedicate alle Costruzioni (disponibile in Allegato). Il documento tratta in maniera dettagliata di:

  • risorse per le infrastrutture e regole di finanza pubblica per il rilancio degli investimenti locali: un'importante iniezione di risorse è prevista a favore del Fondo investimenti, istituito con la Legge di bilancio del 2017. Si tratta di 36,1 miliardi di euro per il periodo 2018-2033 che vanno a sommarsi ai 47,5 miliardi stanziati dalla Legge di bilancio per il 2017, portando la dotazione complessiva del Fondo a 83,7 miliardi di euro per gli anni 2017-2033, di cui circa 14,2 miliardi per il triennio 2018-2020. Suscita apprezzamento anche la scelta di poter destinare una quota annuale del Fondo infrastrutture, pari a 70 milioni di euro, a interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nelle aree del centro nord. Ciò consentirà di dare stabilità finanziaria alla programmazione che verrà definita nell’ambito del Programma nazionale proposto della Struttura di missione Italia Sicura, equilibrando i finanziamenti disponibili su tutto il territorio nazionale. In merito alle misure per gli enti territoriali, la manovra di finanza pubblica prosegue l’azione di sostegno agli investimenti, avviata con la Legge di bilancio del 2017, potenziandola e proiettandola su un orizzonte temporale più lungo. Gli enti locali, infatti, avranno nel biennio 2018-2019, 900 milioni di euro di spazi finanziari da destinare a investimenti (200 milioni in più rispetto a quanto previsto dalla legge di bilancio dello scorso anno) di cui 400 milioni per interventi di edilizia scolastica e 100 milioni per l’impiantistica sportiva. Sempre con riferimento agli enti locali, la Legge di bilancio 2018 destina 850 milioni di euro nel triennio 2018-2020, ai comuni per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio. A queste risorse si aggiunge il rifinanziamento, per 10 milioni di euro annui, del Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni, istituito con la Legge “Piccoli comuni” (Legge 158/2017), già dotato di 100 milioni di euro.
  • misure fiscali: appaiono positive quelle relative agli incentivi fiscali per l’efficientamento energetico degli edifici (proroga dell’ecobonus potenziato e estensione della possibilità di cessione del credito) che vanno nella direzione, auspicata anche dall’Ance, di una maggiore premialità agli interventi che assicurano una efficacia più ampia in termini di risparmio energetico. Prevista, inoltre la cumulabilità tra il Sismabonus e l’Ecobonus per interventi su parti comuni di edifici condominiali, nella misura unica dell’80%, nel caso di miglioramento di 1 classe sismica, e dell’85% nel caso di miglioramento di 2 classi, nei limiti di un importo massimo di €136.000 per unità immobiliare. Valutazione negativa deve, invece, esprimersi, per la riduzione, a decorrere dal 1 marzo 2018, da 10.000 a 5.000 euro, della soglia oltre la quale le pubbliche amministrazioni (e le società a prevalente partecipazione pubblica) possono sospendere i pagamenti, nell’ipotesi in cui il beneficiario degli stessi risulti inadempiente rispetto all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle esattoriali, per un ammontare complessivo pari almeno a tale importo (art. 48bis del DPR 602/1973);
  • misure per il settore lavori pubblici: destano preoccupazione alcune norme contenute nella Legge di Bilancio per il 2018. In particolare, è prevista una modifica all’art. 177 del codice degli appalti, che consente ai titolari delle concessioni autostradali, che abbiano acquisito le concessioni senza gara, di affidare a terzi il 60% dei lavori oggetto della concessione (anziché l’80%), con possibilità di realizzare il restante 40% mediante società in house, o società direttamente o indirettamente controllate o collegate, ovvero tramite operatori individuati mediante procedura ad evidenza pubblica, anche semplificata;
  • misure per il mercato privato: sono presenti alcune norme riguardanti l’abusivismo. E’ prevista l’istituzione di un fondo finalizzato alla erogazione di contributi ai comuni per l’integrazione delle risorse necessarie alla demolizione delle opere abusive, con una dotazione di 5 milioni/€ per gli anni 2018 e 2019. Inoltre, presso il Ministero delle infrastrutture, è istituita la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio che dovrà essere alimentata dagli enti competenti in materia mediante la trasmissione di tutte le informazioni relative agli illeciti accertati e ai provvedimenti emessi. Positivo, invece, il ripristino della concessione di contributi – sospesa dall’agosto 2012 – da parte del Ministero dei beni culturali per gli interventi di manutenzione e conservazione di immobili privati soggetti a vincolo culturale attraverso lo stanziamento di 10 milioni/€ per il 2019 e di 20 milioni/€ annui per il 2020. La fruizione dei contributi sarà definita da un decreto del Mibact, di concerto con il MEF, da adottarsi entro il 31 prossimo marzo;
  • misure ambientali: è stato approvato l’ampliamento dei termini per il deposito (da un anno a tre anni) in attesa del recupero dei rifiuti non pericolosi, derivanti da attività di demolizione e costruzione conseguente agli eventi sismici del 2012 (Emilia Romagna, Lombardia). La norma sostenuta dall’Ance rappresenta un risultato molto importante per le imprese che operano nelle aree colpite dal sisma del 2012. Sono state introdotte, inoltre, alcune semplificazioni per la gestione degli adempimenti ambientali. Viene, infatti, ammessa la possibilità di effettuare in formato digitale le scritture contabili ambientali “tradizionali” (registro di carico e scarico e Formulario di identificazione dei rifiuti). Infine, è previsto un ulteriore rinvio di un anno per l’operatività del SISTRI, il sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti e del relativo regime sanzionatorio (Codice dell’ambiente). La disposizione è da valutare positivamente anche se vi sono ancora numerose criticità che ne rendono difficile se non impossibile l’applicazione al settore delle costruzioni.

NEL DOCUMENTO INTEGRALE SONO ILLUSTRATE LE PRINCIPALI MISURE DI INTERESSE PER IL SETTORE: SCARICA LO SPECIALE ANCE!

Per scaricare l’articolo devi essere iscritto.

Iscriviti Accedi