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Strategie per migliorare la qualità dell’abitare nelle città

Come determinare uno sviluppo green e sostenibile della città per azioni guida

Tra i progetti disponibili nella gallery di Urbanpromo, la manifestazione di riferimento sulla rigenerazione urbana organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit, alcuni sono accomunati dall’ambizione di predisporre strategie per migliorare la qualità dell’abitare nelle città e nei territori. La gallery completa è su www.urbanpromo.it 

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Il Fondo Investimenti per l’Abitare (Fia) di CDP Investimenti SGR Spa, che ha presentato a Urbanpromo un bilancio della sua attività, opera attraverso un Sistema Integrato di Fondi (SIF): 30 fondi immobiliari locali, gestiti da 9 SGR, che hanno come investitore di riferimento il FIA (con quote comprese tra il 60 e l’80% del capitale totale) e come co-investitori gli stakeholders del territorio, in primis le fondazioni locali di origine bancaria, ma anche Regioni, Province, Comuni, cooperative di abitazione e sviluppatori privati. Le risorse complessivamente mobilitate dal SIF sono pari a circa 3 miliardi di euro (moltiplicatore 3X rispetto all’investimento di CDP), grazie alle quali il SIF può essere considerato – a livello mondiale – il terzo intervento per dimensioni attivo nell’ambito dell’impact investing. L’offerta del SIF traguarda a regime (anno di completamento il 2020) circa 20.000 alloggi sociali e 8.500 posti letto in residenze temporanee e studentesche distribuiti su tutto il territorio nazionale. Ad oggi sono oltre 170 gli interventi realizzati o in corso di realizzazione. Il programma di Social Housing promuove, in particolare, tre distinte tipologie di interventi: (i) I nuovi quartieri di social housing nelle città che offrono alloggi prevalentemente in affitto ma anche in vendita convenzionata alle giovani coppie, alle famiglie numerose o monoparentali, agli immigrati regolari; tra gli esempi più rilevanti, oltre al noto Cenni di Cambiamento, Borgo Figino e Cascina Merlata a Milano, Vivo al Venti, Cascina Fossata e Nuova Falchera a Torino, le Sette Porte a Bologna, le Piagge a Firenze, Padova via del Commissario, le Corti di Medoro a Ferrara, le Corti Perugine a Perugia, Quartiere Stadio a Lecce, Parco Gentile a Bari, Housing Città dei Sassi a Matera. (ii) L’edilizia universitaria e temporanea, che offre posti letto e servizi agli studenti fuori sede e a coloro che sono costretti ad affrontare un’esigenza abitativa improvvisa o limitata nel tempo; tra gli interventi più rilevanti: Ivrea24 e Campus Sanpaolo a Torino, Campus Certosa e Campus Monneret a Milano, Campus Santa Marta a Venezia, l’ostello We_Bologna. (iii) Le strutture socio-sanitarie e le residenze protette per gli anziani autosufficienti e non, tra cui Villa Fastiggi a Pesaro e Civitas Vitae Marche, sulla base di un modello innovativo che vede la longevità come risorsa di comunità.

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Il Comune di Viterbo ha presentato un programma, condiviso e partecipato con gli stakeholders, che configura uno sviluppo della città per azioni guida. La sua realizzazione si basa sui valori economico-sociali per il rilancio della Città. Questi gli obiettivi: 

Tre temi in primo piano: recupero e riuso del rifiuto in un’ottica di economia circolare; ricerca finalizzata alla competitività e alla internazionalizzazione delle imprese; dotazione e riqualificazione dei servizi per costruire comunità e aggregazione sociale.

  • Piano di rinnovo delle infrastrutture stradali nell’ottica green, con introduzione di viabilità ciclopedonale e/o assistita nel sistema dei collegamenti e dei raccordi previsti dal PRG e generati dal fabbisogno pregresso.
  • Incentivazione della mobilità elettrica e delle infrastrutturazioni di ricarica.
  • Sviluppo, completamento, rinnovo ed ampliamento del sistema delle attrezzature per lo sport ed il tempo libero.

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Infine il Comune di Giovinazzo, in provincia di Bari, la cui amministrazione comunale dopo aver portato a termine importanti interventi per il consolidamento e la riqualificazione delle aree prospicienti i due lungomari (uno ad est del centro storico e l’altro ad ovest) e la bonifica della Lama Castello (in prossimità del sito ove sorgevano le ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi), ha focalizzato la propria attenzione sulla rigenerazione urbana come metodologia operativa per lo sviluppo urbanistico del territorio inteso anche come sviluppo sociale ed economico della città. Gli interventi per il restauro e la riqualificazione della Villa Comunale e la Valorizzazione del complesso dell’ex Monastero degli Agostiniani (Casa delle Culture), rientrano in questa logica. Infatti, ai due compendi immobiliari, il primo risalente agli inizi del secolo scorso, l’altro realizzato a partire dal 1732 e sottoposto ai vincolo (d.Lgs 42/2004), sarà restituita la funzione di centralità, sia per quanto attiene l’aggregazione sociale (non a caso al complesso degli Agostiniani, per le funzioni che gli sono attribuite, è stato denominato “Casa delle Culture”), sia per il significato urbanistico del contesto in cui gli interventi sono posti rispetto alle iniziative di rigenerazione urbana in fase di definizione da parte dell’Amministrazione Comunale nell’ambito del partenariato pubblico – privato.

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