C2R ENERGY CONSULTING
Data Pubblicazione:

Condizionamento: Linee guida per il retrofit refrigeranti HFC ad alto GWP

La maggior parte dei refrigeranti alternativi non risultano idonei all’impiego negli impianti già funzionanti a causa delle loro caratteristiche di infiammabilità, tossicità e/o alle elevate pressioni operative. Per queste ragioni, vi è una crescente attenzione dei produttori di refrigeranti nello sviluppo di una serie di miscele basate sui refrigeranti HFO, che risultino adatte per la conversione degli impianti esistenti.

Verso la sostituzione dei refrigeranti per condizionamento e refrigerazione

Verso la sostituzione dei refrigeranti per condizionamento e refrigerazioneIl Regolamento F-Gas 2015 ha fissato un sistema di quote che, dal 2017, ha imposto una restrizione alla vendita di refrigeranti ad alto GWP, largamente diffusi negli impianti di refrigerazione e di condizionamento.

La maggior parte dei refrigeranti alternativi non risultano idonei all’impiego negli impianti già funzionanti a causa delle loro caratteristiche di infiammabilità, tossicità e/o alle elevate pressioni operative. Per queste ragioni, vi è una crescente attenzione dei produttori di refrigeranti nello sviluppo di una serie di miscele basate sui refrigeranti HFO, che risultino adatte per la conversione degli impianti esistenti.

In particolare, ciascuna miscela è stata sviluppata per applicazioni specifiche e per sostituire tutti i refrigeranti già utilizzati in quelle applicazioni.

Criteri per la sostituzione dei refrigeranti

Per la sostituzione di refrigeranti, è possibile tener conto dei seguenti criteri (basati sulle indicazioni fornite dalla EN 378-4:2016):

  • Infiammabilità: poiché alcune miscele HFO sono leggermente infiammabili (classificazione di sicurezza A2L), non risultano adatte a molti impianti esistenti.
  • Prestazioni: nel caso in cui l’impianto risulti sovradimensionato, è consentita una piccola riduzione della capacità frigorifera; ciò che non dovrebbe mai essere consentito è la riduzione dell’efficienza energetica.
  • Pressione: nel caso in cui i nuovi refrigeranti abbiano una pressione operativa e di fermo impianto maggiore, vi sono conseguenze sulla pressione massima ammissibile dell’impianto. I dispositivi di misura e di regolazione della pressione, se fissi sul circuito, devono essere sostituiti e deve essere opportunamente variato il set-point di alta pressione. Inoltre è importante effettuare una nuova classificazione dell’impianto in base alla Direttiva PED, in quanto il cambio di refrigerante provoca variazioni sul circuito frigorifero.
  • Temperatura di scarico: per molte miscele la temperatura di scarico risulta essere maggiore di quella dei vecchi refrigeranti e ciò può rappresentare un problema negli impianti a bassa temperatura.
  • Glide: poiché molte miscele presentano un glide elevato, è necessario effettuare una nuova taratura e regolazione della valvola termostatica.
  • Oil: è necessari verificare che l’olio utilizzato nel circuito sia compatibile con il refrigerante sostitutivo.
  • Compatibilità con i componenti: prima di eseguire il retrofit è necessario consultare il produttore del componente al fine di assicurarsi la compatibilità dei componenti (quali compressore, condensatore, scambiatori di calore, ecc.), in modo da non invalidare le garanzie e da assicurare che le prestazioni e la capacità frigorifera originale siano rispettate.