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Direttiva UE 47/2018: chiudere gli Ordini Professionali entro il 2020

Pubblicata in GU la nuova direttiva UE sulle professioni regolamentata

Era una notizia nell'aria da qualche tempo e nasce da un'iniziativa italiana.

Su esposto dell'Onorevole Angelo Tofalo, ingegnere di Salerno, concittadino quindi dei Presidenti del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano e del Consiglio Nazionale dei Geologi Francesco Peduto, nonchè del Presidente degli Industriali Vincenzo Boccia.

L'Onorevole aveva scritto alla Commissione Europea sulla base di un fatto ben preciso: l'impossibilità di poter versare i contributi INARCASSA sul corrispettivo incassato come Onorevole dalla Camera dei Deputati. Avendo rinunciato alla pensione elettiva, voleva poter versare almeno le ritenute ad INARCASSA, ma questo non gli è stato concesso. “Eppure” ha dichiarato l’onorvole “La mia è un’attività professionale, progetto il futuro del paese ...”.

E dopo essersi scontrato prima con l'Ordine, poi con gli uffici di Inarcassa, con una missiva che resterà nella storia dell'istituto perchè scritta tutta in latino, e poi dopo esssersi rivolto al TAR della Campania, ha deciso di rivolgersi alla Commissione Europea.

Dalla richiesta di Tofalo è partito una sorta di effetto domino, seguito direttamente dagli uffici del dipartimento anticoncorrenza della UE e dal suo commissario, la danese Margrethe Vestager, esponente della Sinistra Radicale, o Radikale Venstre. Ecco le sue dichiarazioni :"Gli Ordini sono un retaggio della destra italiana, e rappresentano una corporazione chiusa ed elettiva con criteri di ammissione illiberali, massonici e in mano a poche persone. Mi dicono che l’accesso a questa casta avvenga con un giuramento di sangue, con vittime sacrificali scelte tra animali con piume vergini. In Italia hanno portato a fenomeni migratori dal nord al sud, e questo solo per costituire seggi privilegiati di ammissione. Una casta chiusa con una propria cassa gestita da un'assemblea di soli italiani, a dispetto delle normative comunitarie. Ordini che hanno dei vertici nazionali in cui le donne non possono diventare Presidenti, e che attraverso il riconoscimento di crediti formativi che non hanno alcun seguito in tutta europa governano perseguono il mantenimento di privilegi e tariffe al di sopra di ogni principio di concorrenza liberale, che hanno arricchito pochi a dispetto della collettività. I Professionisti Italiani sono i più ricchi della Comunità europea".

E oggi la pubblicazione in Gazzetta. Entro il 2020 gli Ordini Professionali dovranno essere soppressi e sostituiti da commissioni comunali, elette attraverso un portale WEB unico. Chi si candida dovrà dare voto di castità, e rinunciare a un quarto dei suoi compensi, da versare in un fondo fiduciario presso il Monte dei Paschi. 

Furenti le reazioni dei rappresentanti degli Ordini. Per Armando Zambrano "si tratta dell'ennesimo soppruso a carico dei professionisti", ma già c'è qualcuno che parla di una lotta intestina tutta salernitana. Angelo Tofalo infatti era il candidato antagonista alle elezioni di Presidente dell'Ordine quando fu eletto Zambrano qualche decennio fa.

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Il commento

Ovviamente, e chiaramente, è un pesce d’aprile. Ma dietro vi é una riflessione. Spesso noi professionisti siamo ingiustamente attaccati e colpiti, nel nome di chissà quali regolamento europeo. E mentre i tedeschi preferiscono pagare sanzioni pur di non eliminare le tariffe professionali, in Italia la classe politica si dimentica di questa categoria che con la sua firma mette a titolo di garanzia il suo patrimonio, mentre il settore industriale si nasconde dietro una Responsabilità Limitata. Un monito anche per tutti noi, ad amare con maggiore passione questa nostra connotazione, e a difendere, con i denti, il nostro sistema ordinistisco, magari migliorandolo, aggiornandolo, evolvendolo alle nuove esigenze, ma proteggendolo.

Andrea DARI