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La Serata Italiana a Coverings 2018 - Ceramics of Italy Tile Competition

L’annuale Serata Italiana a Coverings 2018, offerta da Ceramics of Italy e la presentazione del vincitore 2018 dell’ambito premio Confindustria Ceramica North American Distributor Award, che sancisce lo stretto legame fra i produttori italiani di piastrelle e i preziosi partner nord americani.

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Il secondo giorno di Coverings, mercoledì 9 maggio 2018, è stato caratterizzato dalla Conferenza stampa di Ceramics of Italy, dove i rappresentanti dell’associazione hanno illustrato la situazione del settore e annunciato i vincitori dei 2018 Ceramics of Italy Tile Competition, giunto quest’anno alla sua 25° edizione. La festa è proseguita con l’annuale Serata Italiana offerta da Ceramics of Italy e la presentazione del vincitore 2018 dell’ambito premio Confindustria Ceramica North American Distributor Award, che sancisce lo stretto legame fra i produttori italiani di piastrelle e i preziosi partner nord americani.  

Il Presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli ha ricordato che “continua la crescita dei consumi di piastrelle di ceramica sul mercato americano: lo scorso anno si è superato il 5%, raggiungendo i 283 milioni di metri quadrati, 50 milioni in più rispetto al 2014. La ceramica venduta negli Stati Uniti – prosegue Borelli - vale oltre 3,6 miliardi di dollari, valori che confermano l’importanza economica di questo materiale nel quadro delle hard surfaces, con un peso che è progressivamente cresciuto fino ad arrivare a sfiorare il 15% del consumo globale. L’Italia è il primo paese fornitore estero degli Stati Uniti, se guardiamo la classifica secondo i fatturati, con una quota del 34%, in grado di staccare di 7 punti percentuali il secondo competitor e di ben 20 punti percentuali il terzo. Un risultato importante, ulteriormente avvalorato dal fatto che il nostro Paese ha il prezzo medio maggiore, quasi pari al doppio della media di tutti i paesi importatori."

Borelli ha poi parlato di internazionalizzazione: “L’Italia è un grande paese esportatore, ma è anche un grande ed importante produttore statunitense. Sono cinque i gruppi italiani che controllano e gestiscono altrettante aziende ceramiche localizzate non lontano da Atlanta, in Tennessee o Georgia, che occupano 1.200 dipendenti e che, nel giro di quattro anni hanno aumentato la loro produzione da 20 ad oltre 27 milioni di metri quadrati, per un fatturato che ha superato i 450 milioni di dollari. La nostra presenza vale oltre il 30% del totale statunitense. L’Italia della ceramica, se considerata sia come importazione che come produzione statunitense, copre oggi il 22% di volumi del mercato, allo stesso livello di Stati Uniti e Cina distaccando Messico e Spagna”

Infine sui dazi Borelli ha sottolineato che “noi siamo a favore del Fair Trade, perché immaginiamo un mondo dove tutti rispettino le medesime regole, sia in termini di concorrenza che di tutela della proprietà intellettuale. L’Italia è a favore del libero mercato perché il protezionismo priva il consumatore dell’opportunità di acquistare quanto a lui interessa. Nel 2017 la firma del trattato CETA tra Europa e Canada portò all’abolizione dei dazi e visto crescere le nostre vendite di quasi il 10%”.

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Per il terzo anno consecutivo – ha spiegato Emilio Mussini, Presidente delle Attività Promozionali di Confindustria Ceramica - lo stand ‘Strada Dinamica’, progettato dallo studio e+i di New York, è il cuore del Padiglione Italiano che realizza quest’anno su 75.000 piedi quadrati il record di partecipazione di 120 tra aziende e marchi, per un sold out realizzato già da diversi mesi. Materiali ceramici e gli adesivi italiani dalle alte prestazioni vengono utilizzati per realizzare l’Installation Design Showcase: La Tiny House Edition, progettata da Johnson Studio at Cooper Carry, una qualificata esperienza di uso della ceramica in piccole abitazioni mobili che, anche dopo la fiera, rimarranno in funzione. 

Coverings – ha poi ricordato Mussini - è il punto di partenza di un viaggio negli Stati Uniti che dura tutto l’anno. Tra meno di un mese andremo all’ICFF di New York, fiera dedicata all’interior design dove partecipano 15 aziende italiane. Lo scorso autunno abbiamo partecipato alla Biennale di Architettura di Chicago e da allora per otto mesi, a Washington, è stata visibile la mostra ‘Making Room: Housing for a Changing America’. Il prossimo autunno saremo in Texas per Total Solution, a novembre a New York per un seminario dell’International Mansonry Institute e a dicembre a Miami per Art Basel”.

Sul piano della comunicazione – ha proseguito Mussini - prosegue la campagna pubblicitaria “Ceramics of Italy. Italians make the difference”, pensata per sottolineare uno dei valori più importanti presenti nei nostri materiali: la qualità, le competenze e l’abilità delle persone che lavorano con noi. A Cersaie 2017 abbiamo presentato ceramica.info, un sistema di comunicazione integrato basato sull’omonimo portale. Si compone nella parte digitale di newsletter e DEM della Galleria Prodotti e Progetti, di un sistema di social media gestito negli Usa da Novita Pr e da una app liberamente scaricabile. Sul versante off line c’è il Cer Magazine nelle versioni per architetti e distributori, i concorsi di architettura e gli eventi”.

In conclusione, Mussini ha ricordato l’appuntamento con Cersaie 2018, che aprirà i battenti il 24 settembre a Bologna ed è già tutto esaurito nei suoi spazi espositivi disponibili. “Tra le novità di quest’anno – ha sottolineato - due padiglioni completamente nuovi destinati all’arredobagno; tra le conferme, il programma culturale di Costruire Abitare Pensare, la Città della Posa, l’Agorà dei Media con le testate italiane ed estere e ‘Cersaie disegna la tua casa’ per la consulenza di progettazione ai privati”.

Ha poi preso la parola Andrea Ferrari, Direttore dell’Ufficio Ice di Miami che, dopo aver ricordato gli sforzi realizzati dall’Istituto per agevolare le relazioni con il mondo dell’architettura e ringraziato l’Associazione per quanto fatto assieme, si è congratulato per gli ottimi risultati di mercato che il settore ceramico ha ottenuto, sottolineando la straordinaria capacità di diffondere l’Italian Design negli Stati Uniti.

Nella seconda parte della Conferenza stampa sono stati nominati i vincitori del Tile Competition 2018, concorso che premia le migliori realizzazioni architettoniche nel Nord America che hanno utilizzato piastrelle ceramiche italiane, suddivisi in tre categorie: Residenziale, Commerciale e Istituzionale. Quest’anno, in aggiunta, è stato premiato anche un progetto realizzato dagli studenti di architettura di una Università americana. Per celebrare il 25° anniversario del concorso, Ceramics of Italy ha creato un film che onora passato, presente e futuro della competizione. Timeless Tiles: The Italian Legacy è diretto da Francesca Molteni e dallo storico dell'architettura Fulvio Irace che forniscono una retrospettiva approfondita di 25 anni di architettura e design nordamericani utilizzando ceramiche italiane. Il film presenta progetti e interviste di noti architetti provenienti da tutto il Canada e dagli Stati Uniti e racconta la storia della competizione dal suo inizio nel 1994 ad oggi.

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Baltimore Slate House, studio Ziger/Snead Architects, piastrelle Imola Ceramica

Per la categoria Residenziale il premio è andato al progetto “Baltimore Slate House” di Baltimora, realizzato dallo studio Ziger/Snead Architects, che ha visto l’utilizzo di piastrelle Imola Ceramica.

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Norwich, studio di architettura DI Group, piastrelle Refin

Menzione d’onore al progetto “Norwich” di West Hollywood, a cura dello studio di architettura DI Group, che ha utilizzato piastrelle Refin.

 

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Per la categoria Commerciale il vincitore è stato il progetto “Sapphire” realizzato a Berlino dallo Studio Libeskind che ha utilizzato piastrelle di Casalgrande-Padana.

 

 

Menzione per il progetto “Venetian Isle Clubhouse” nella Florida dello studio Kay Green Design, nel quale sono state utilizzate piastrelle delle aziende Provenza ed Ergon.

 

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Bergeron Centre for Engineering Excellence at York University, ZAS Architects + Interiors, piastrelle ABK

Per la categoria Istituzionale, il primo premio è andato al progetto “Bergeron Centre for Engineering Excellence at York University” nello Stato dell’Ontario, opera del famoso studio ZAS Architects + Interiors, che ha visto l’uso di piastrelle ABK

Menzione special per il progetto “Holy Name of Jesus Cathedral” di Raleigh, realizzato dallo studio O’Brien & Keane, che ha utilizzato prodotti di Provenza ed Ergon.

Infine vincitore della categoria Student è risultato il progetto di Miami “Dover Street Market”, di Raquel Raney e Brennan Broome della Florida International University, che hanno utilizzato piastrelle delle aziende Atlas Concorde, Ceramica Vogue e Ornamenta.

La Serata Italiana, che si è tenuta presso l’esclusivo World of Coca-Cola, è stato il contesto nel quale è stato conferito il Confindustria Ceramica North American Distributor Award, assegnato, per questa 28° edizione, a Cancos Tile and Stone, vincitore grazie all'attenzione ai dettagli come importatore e distributore di piastrelle di ceramica italiane. Da oltre 60 anni, l’azienda commercializza prodotti di alta gamma dei migliori produttori al mondo e le piastrelle di ceramica made in Italy sono protagoniste nei 12 punti vendita a New York e New Jersey su una superficie complessiva di 400.000 mq. Ha ritirato il premio il Presidente di Cancos Tile and Stone Mark Valva. 

Le immagini dei progetti vincitori sono scaricabili dal sito ceramica.info

 

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