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Decalogo del Buon Committente Digitale

Decalogo del Buon Committente Digitale

1. Non avviare la prima procedura competitiva senza avere soddisfatto i tre requisiti relativi al DM 560/2017, art. 3, c. 1, ll. a), b), c)

2. Per redigere l'atto organizzativo configurare la struttura di supporto al RUP e formare contemporaneamente gli stessi come Project Manager

3. Verificare le interazioni con gli eventuali sistemi di gestione per la qualità e per le verifiche ispettive ai fini della validazione dei progetti

4. Non accontentarsi di emulare i capitolati informativi generici, ma redigerne uno proprio, dotato di requisiti informativi strutturati computazionalmente

5. Ricordarsi che il capitolato informativo deve includere il modello informativo relativo allo stato dei luoghi

6. Non impostare il disciplinare di gara con richieste generiche che non si controllano, magari senza contingentare le offerte tecniche. Cercare di richiedere una struttura delle offerte tecniche facilmente comparabile, evitando le narrazioni fantasiose e incommensurabili

7. Acquisire direttamente e imporre ai candidati e agli affidatari l'ambiente di condivisione dei dati 

8. Progettare presentivamente le strutture dei dati e i flussi informativi, da gestire attraverso l'ambiente di condivisione dei dati

9. Avere sempre presente di stare acquistando progettazione, esecuzione o gestione di cespiti fisici, a cui non può mancare il corredo informativo «come costruito» per valorizzarli 

10. Richiedere modelli informativi federati e disciplinari ottimizzati al fine del loro inserimento nell'applicativo di Facility Management 

la costruzione del bim

>>> il DECALOGO è stato ampliato dal prof. Ciribini ad agosto 2018, VAI all'aggiornamento