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Versatilità, innovazione, performance delle costruzioni di legno

Il legno lamellare incollato (Glue Laminated Timber) è un materiale da costruzione ottenuto incollando in senso longitudinale e trasversale tavole di legno massiccio ad umidità controllata a cui sono stati eliminati i principali difetti. In questo modo si “ricostruisce” un elemento strutturale di legno superandone le limitazioni fisiche e meccaniche.

La tradizione
L’ingegneria del legno è oggi di grande attualità, la ricerca e lo sviluppo in questo settore delle costruzioni sono particolarmente vivaci, rendendo le costruzioni di legno sinonimo di modernità e avanguardia. In realtà il legno è stato uno dei primissimi materiali da costruzione impiegati dall’uomo, da sempre e ovunque. Un’importante testimonianza sono le palafitte, reperti preistorici ritrovati alle nostre latitudini a riprova del fatto che già nel neolitico si costruiva con una certa sapienza con il legno anche in Italia.
Verso la fine del 1800, con l’avvento della rivoluzione industriale e l’espandersi dei centri urbani, il legno è stato soppiantato, nel mondo delle costruzioni, e non solo, da altri materiali, acciaio e calcestruzzo in primis, che rispondevano meglio alle esigenze costruttive dell’epoca.
Gli elementi strutturali di legno, proprio per la loro origine naturale, presentano delle limitazioni “fisiche” in termini dimensionali (sezione resistente e lunghezza dell’elemento sono determinate dalla dimensione della pianta) che di fatto ne limitavano moltissimo l’utilizzo.
Per molti decenni quindi si è costruito molto intensivamente con materiali che ora definiamo “tradizionali” come acciaio, calcestruzzo e muratura, fino ad arrivare a certi eccessi che hanno permesso di capire che si poteva ripensare il concetto di costruire in termini realmente “tradizionali” e sostenibili.