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Split payment Professionisti: presto sarà un lontano ricordo. Poi via Redditometro e Spesometro?

Il vice-premier Luigi Di Maio: "siamo pronti ad abolire lo split payment, partendo dai liberi professionisti. Stiamo lavorando per inserire il provvedimento nel primo decreto legge sulle semplificazioni"

Il Governo sta ragionando sull'abolizione di split payment per i professionisti, Redditometro e spesometroAddio immediato allo split payment per i professionisti. Lo ha annunciato il Ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, al presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, durante un incontro con una delegazione di Confprofessioni, che si è svolto presso la sede del Mise. "I professionisti sono i più penalizzati dallo split payment - ha aggiunto il ministro - un meccanismo che colpisce negativamente l'economia del settore. Un primo passo verso la semplificazione, su cui vogliamo andare avanti".

"Abbiamo raccolto la disponibilità del ministro Di Maio su numerosi temi che abbiamo sollevato: dalla lotta alla precarietà all'occupazione giovanile, dal dumping sociale al professionista 4.0 - ha affermato Stella - Finalmente abbiamo trovato ascolto su un tema, quello dello split payment, sul quale ci siamo da subito battuti per eliminare un'ingiustizia che ci colpisce direttamente. Il Mise è il luogo più idoneo per affrontare i problemi dei professionisti che innovano, investono e creano occupazione. Il ministro Di Maio ha riconosciuto la centralità delle professioni nell'economia del Paese. I liberi professionisti vogliono svolgere un ruolo di primo piano per riportare al centro del dibattito i temi del lavoro, della conoscenza e dello sviluppo".

In seguito, arriverà anche la cancellazione del redditometro, strumento già da tempo spedito in soffitta e utilizzato per misurare la capacità contributiva dei contribuenti in relazione ai loro beni e patrimoni. Se ne discuterà domani in Consiglio dei Ministri: sul fronte delle misure antievasione, il Governo punta ad anticipare a settembre l'addio allo spesometro già in agenda per il 1° gennaio con l'arrivo dell'e-fattura, limitando l'obbligo delle comunicazioni delle sole liquidazioni Iva.