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Il MIBACT assume 6000 persone, architetti sì, archeologi sì ... e gli ingegneri ?

Dichiarazione del Ministro Alberto Bonisoli

Il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, ha annunciato durante il Question time alla Camera che sarà necessario provvedere ad un piano straordinario di assunzioni per circa 6000 unità, soprattutto per il profilo amministrativo.

VIDEO: LINK al QUESTION TIME

Assunzioni al MIBACT nel 2018

alberto-bonisoli-2.jpgIl ministro dei beni culturali, Bonisoli, nel suo operato mette in primo piano la necessità di dover potenziare la struttura del ministero.

Il ministero, ai sensi della legge 208del 2018 e relativi Dcpm, può assumere i vincitori del concorso già svolto per le assunzione di 500 funzionari tecnici fino al raggiungimento di 1000 unità. Il ministero già ha provveduto all’assunzione di 600 unità, operative presso la struttura centrale e periferiche del ministero.

Ora provvederà all’assunzione con lo scorrimento della graduatoria di altre 300 unità. Bisogna tener presente che il ministero si può avvalere di un numero complessivo di candidati collocati che ammonta a 1163 unità. Una volta assunti 1000 unità ci saranno ancora 163 persone ritenute idonee (per il quale si farà un apposito provvedimento).

MIBACT - Previsioni di assunzione 2018-2020, si punta su Architetti e Archeologi

Il Ministero dei beni culturali ha previsto di bandire una selezione per l’assunzione di 16 funzionari amministrativi mediante lo scorrimento della graduatoria del concorso “120 Ripam/Coesione”, di 500 unita si personale di 2° area, di 5 dirigenti architetti e di 4 dirigenti archeologi. Inoltre si è stimato che nel triennio 2018-2020 il personale che andrà in pensione sarà pari a 1000 unità all’anno.

Il ministro Bonisoli, alla luce di questi dati, ha dichiarato che sarà necessario un piano straordinario di assunzioni pari a circa 6000 unità, soprattutto per il profilo amministrativo.

“La questione”, ha dichiarato il ministro, “risulta per me di primaria importanza”.

e quindi ha precisato

"A livello generale da un primo esame dei dati forniti mi risulta tuttavia che c’è una carenza attuale, rispetto alla dotazione organica prevista dal dcpm 171/2014 che al netto, cioè già scorporata la direzione generale turismo, è di circa 3.000 unità, il che vuol dire che ci sono 3.000 persone in meno nel ministero rispetto a quanto dovrebbero esserci. Inoltre il dato stimato delle cessazioni per ciascun anno per quiescenza (cioè vanno in pensione) nel triennio 2018-2020 è pari a circa 1.000 unità di personale all’anno. Alla luce di questi dati, si ritiene necessario prevedere un piano straordinario di assunzioni pari a circa 6.000 unità, in particolare nel profilo amministrativo. Mi riservo di tenervi aggiornati sulla questione che come già sapete mi sta particolarmente a cuore”.

Ministero dei beni culturali - E gli Ingegneri ?

Già nel passato con INGENIO avevamo toccato il caso. Per esempio con un articolo del Prof. Antonio Borri "Ricostruzione post sisma della Basilica di San Benedetto di Norcia: l’ “ingegnerofobia” del MiBACT" 

e sempre di Borri una Lettera aperta inviata al Presidente del Consiglio Superiore dei LLPP "Le Chiese crollano, le sovraintendenze non hanno ingegneri ... Borri scrive a Sessa"

così come quando avevamo pubblicato la sentenza del TAR grazie all'azione dell'Ordine degli Ingegnerli di Lecce. "Beni vincolati: gli ingegneri vincono la battaglia contro gli architetti davanti al Tar".

Vediamo che però - purtroppo - il MIBACT continua ad avere una posizione molto selettiva sul tema delle professioni. Anche in questo caso il MInistro cita assunzioni per incarichi dirigenziali di Architetti. Ovviamente INGENIO non ha alcun rilievo sul fatto che si voglia assumere architetti, anzi. Ma continuare a non veder citati Ingegneri e Geologi, vista la distruzione totale delle chiese nelle zone del terremoto, ci porta a pensare che vi sia una questione ideologica che i cambi di governo non portano a modificare.

Di recente, proprio sul tema delle sovraintendenze abbiamo registrato un intervento del Prof. Arch. Riccardo Dalla Negra. Molto interessanti le sue riflessioni (ecco il video) in cui si parla dell'esigenza di una cultura politecnica. Speriamo che se lo guardi anche il neo Ministro.

Andrea Dari