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Decreto Terremoto e ricostruzione privata, il testo di legge: sanatoria per gli abusi e linee guida per i tecnici

Terremoto: ok definitivo della Camera alle sanatorie per la ricostruzione privata nelle zone terremotate. Previste semplificazioni, sanatoria sismica su edifici abusivi e difformità, deroghe sulle SOA, linee guida per la ricostruzione

Decreto Terremoto e ricostruzione privata: conversione in legge definitivaIl decreto Terremoto è stato definitivamente approvato nella seduta del 19 luglio dalla Camera dei Deputati, che ha quindi dato l'ok finale al disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 55/2018, recante ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, in precedenza approvato dal Senato lo scorso 28 giugno.

"Il decreto - ha spiegato il relatore al Senato Stefano Patuanelli, capogruppo M5S a Palazzo Madama - raggiunge un grande obbiettivo: allineare la lunga sequela di scadenze, proroghe e sgravi alla giornata del 31 dicembre, al fine di fornire un quadro più chiaro e rassicurante. Alla stessa data è stato prorogato quindi lo stato d'emergenza, con 300 milioni di euro di stanziamento. Arriverà a fine anno anche la cosiddetta "busta paga pesante", la sospensione del versamento dei contributi per i datori di lavoro, lo stop per canone Rai e bollette varie".

In allegato, potete consultare sia il testo definitivo della legge che la relazione illustrativa/dossier della Camera dei Deputati

Decreto Terremoto: le misure della legge in pillole

Il provvedimento, che è legge dello Stato (si attende la pubblicazione in GU), prevede tra l'altro:

  • contributi per la ricostruzione anche per l'adeguamento antincendio e l'abbattimento delle barriere architettoniche;
  • una sanatoria provvisoria per le casette auto-costruite;
  • la norma cosiddetta "salva-Peppina";
  • la possibilità per i comuni di attrezzare aree ad hoc per i possessori di seconde case danneggiate dove poter ospitare camper o roulotte;
  • nuove linee guida sulla ricostruzione;
  • l'opportunità di depositare agli uffici di competenza la documentazione necessaria per effettuare immediatamente gli interventi per danni lievi.

Decreto Terremoto: le novità principali nel dettaglio

  • sanatoria sulle difformità edilizie. In caso di "lievi difformità edilizie" riscontrate su edifici distrutti e danneggiati dentro i comuni del cratere - a causa di interventi effettuati prima del sisma senza aver presentato la Scia - sarà possibile presentare una richiesta di contributo insieme a una "segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria" (in deroga al dpr 380/2001), "avendo riguardo a quanto rappresentato nel progetto di riparazione o ricostruzione dell'immobile danneggiato e alla disciplina vigente al momento della presentazione del progetto, previa acquisizione dell'autorizzazione sismica rilasciata dal competente ufficio tecnico della Regione". In virtù di ciò, il proprietario dovrà pagare una sanzione variabile tra i 516 e i 5.164 euro, determinata dal Rup comunale "in relazione all'aumento di valore dell'immobile valutato per differenza tra il valore dello stato realizzato e quello precedente l'abuso". Non solo: si dovrà versare anche la sanzione prevista dall'art.34, comma 2-ter TUE, incrementata del 5%, per i casi di difformità tra realizzazione e progetto autorizzato dal comune. In alcuni casi, infine, si può chiedere l'autorizzazione paesaggistica con una tolleranza fino al 2% di difformità sui volumi realizzati rispetto al progetto originario;
  • proroga stato di emergenza: viene prorogato fino al 31 dicembre 2018 lo stato di emergenza delle aree terremotate del Centro Italia. Slitta di nove mesi il termine per la consegna delle schede AeDes. Per gli interventi di immediata esecuzione, viene differito al 31 dicembre 2018 il termine ultimo per l'invio della dovuta documentazione agli Uffici speciali per la ricostruzione.
  • interventi di immediata esecuzione: proroga termine richiesta contributi. Per la ricostruzione privata imminente, viene fissato un nuovo termine ultimo per presentare la richiesta di contributo (il precedente era scaduto al 30 aprile): tale dead-line può essere portata dal commissario alla ricostruzione al massimo fino al 31 luglio 2019. La richiesta andrà presentata agli Uffici speciali per la ricostruzione e se l'ntervento su un edificio che si trova in aree definite di particolare interesse non è "immediatamente autorizzabile" le carte andranno depositate entro 150 giorni dall'approvazione del piano attuativo oppure entro 150 giorni dalla deperimetrazione approvata dalla Regione. In ultimo, scatta la proroga al 31 dicembre 2018 del termine per la compilazione delle schede Aedes da parte dei tecnici incaricati;
  • sanatoria casette: l'installazione viene ricondotta nell'ambito delle attività di edilizia libera previste dal TUE nel caso di interventi temporanei a carattere emergenziale. La sanatoria riguarda sia i proprietari (o parenti fino al terzo grado), sia usufruttuari, sia i titolari di diritti reali di godimento. I proprietari dovranno smantellare la casetta entro 90 giorni dalla dall'ordinanza di agibilità dell'immobile danneggiato. Inoltre, in questi casi, insieme alla domanda di contributo è richiesta una apposita garanzia o fideiussione;
  • sanatoria sismica abusi edilizi. Assume particolare rilievo la sanatoria sulle difformità sismiche che riguardano gli immobili per i quali è stata fatta domanda di sanatoria in occasione di uno dei tre precedenti condoni edilizi, ma che non è stata condotta a termine. Il "condono speciale" scatta, quindi, per tutti gli edifici danneggiati o distrutti dal sisma sul territorio delle quattro regioni del Centro Italia: la certificazione di idoneità sismica può essere sostituita da una perizia del tecnico incaricato il quale può firmare un certificato di idoneità statica ai sensi del DM 15/05/1985 (disposizioni sugli accertamenti da eseguire ai fini della certificazione dell'idoneità statica delle costruzioni abusive). Attenzione: se il progetto di riparazione o ricostruzione dell'edificio danneggiato porta a un "risultato architettonico e strutturale diverso da quello oggetto della domanda di sanatoria, il progetto deve essere corredato di una relazione asseverata del professionista incaricato attestante che le caratteristiche costruttive degli interventi relativi agli abusi sanati non siano state causa esclusiva del danno";
  • deroghe alle distanze dal confine stradale. E' consentita la demolizione e ricostruzione degli immobili danneggiati o distrutti dal terremoto, anche all'interno della fascia di rispetto stradale, a condizione di non pregiudicare la sicurezza stradale;
  • materiali di scavo: il periodo in cui viene consentito il trasporto e il deposito dei materiali di scavo provenienti dai cantieri allestiti per realizzare le strutture di emergenza in appositi siti di deposito intermedio passa da 18 a 30 mesi. I siti devono essere individuati in modo da garantire appositi livelli di sicurezza ambientale;
  • contributi pubblici per la ricostruzione privata. Allargamento del perimetro, con inclusione degli interventi per l'eliminazione delle barriere architettoniche e per l'adeguamento energetico e antincendio negli edifici (distrutti o danneggiati). Il contributo viene esteso anche alla ricostruzione di edifici non allacciati alle reti di servizi pubblici e agli immobili collabenti dichiarati di interesse culturale;
  • danni lievi: riparazione veloce. Viene stabilito che per gli interventi di riparazione di edifici con lievi danni, i progetti possono riguardare non solo l'intero edificio ma anche singole unità immobiliari, con l'asseverazione del progettista.

In allegato, potete consultare sia il testo definitivo della legge che la relazione illustrativa/dossier della Camera dei Deputati

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