Codice Appalti
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Codice Appalti, bonus edilizi, BIM: novità, riforme, richieste, stabilizzazione. Il futuro di Toninelli

Codice Appalti, il ministro Toninelli ha annunciato la revisione a partire da settembre 2018: priorità alle piccole opere, analisi costi-benefici entro i prossimi mesi sulle grandi opere

Appalti pubblici: tutte le anticipazioni della riformaCodice Appalti, a breve ci sarà una piccola rivoluzione. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ha infatti annunciato, in audizione presso la Commissione Lavori Pubblici e nel corso di un incontro con una delegazione dell'Ance guidata dal Presidente, Gabriele Buia, che a brevissimo partirà una consultazione pubblica, online sul sito del MIT, sulle linee guida di semplificazione del d.lgs. 50/2016 che un tavolo a Palazzo Chigi sta definendo e, da settembre 2018, si partirà ufficialmente con le modifiche normative al sistema appalti italiano.

Codice Appalti: le novità e il decreto-legge immediato

Sul Codice il governo punta a un'azione in due fasi: prima un decreto legge con modifiche circoscritte e di immediato impatto soprattutto con l'obiettivo semplificazione e sblocca-cantieri. Poi, in tempi più lunghi, una riforma più complessiva.

Più nel dettaglio, il MIT sta lavorando, di concerto con l'Anac, per avere regole più chiare e semplici sul tema dell'affidamento degli appalti e per "snellire le procedure", cosa che "non è in contraddizione con la difesa della legalità". Inoltre, per Toninelli "è necessario alzare il livello qualitativo della progettazione, abbattendo al tempo stesso gli sprechi e i casi di incompiute. Ma, soprattutto, gli appalti pubblici necessitano di grande trasparenza per scongiurare i gravi fenomeni corruttivi e gli scandali cui assistiamo da troppo tempo".

Lunedì era stato il presidente dell'Anac Raffaele Cantone, sempre in audizione al Senato, a mettere in guardia in modo diretto sul fatto che ai tavoli in corso presso il MIT, o nelle proposte che circolano, dietro l'obiettivo di semplificare ci può essere quello di ribaltare gli obiettivi chiave del Codice 2016, che secondo Cantone restano validi, furono condivisi da un'ampia maggioranza nella legge delega 2015, e devono essere semmai attuati fino in fondo: ridurre i maxi-ribassi, le varianti e i contenziosi in corso d'opera, i subappalti; migliorare la qualità della progettazione e ridurre e qualificare le stazioni appaltanti.

Cantone ha auspicato di non intervenire su alcuni paletti che snaturerebbero gli obiettivi primari del d.lgs. 50/2016 sul tema dell'appalto su progetto esecutivo e sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, approvando un Dpcm che è in sostanza pronto ma ha trovato pesanti resistenze soprattutto negli enti locali.

Riguardo alle opere, Toninelli ha annunciato lo stop alla priorità per le "grandi opere mastodontiche e dispendiose", puntando maggiormente "su una rete di tante piccole opere diffuse, che servano realmente ai cittadini. Le opere figlie della legge obiettivo sono sottoposte a un'attenta analisi costi-benefici".

Edilizia e urbanistica: le novità sui bonus

"Punteremo sulla stabilizzazione delle detrazioni fiscali come l'ecobonus e faciliteremo il più possibile il ricorso al sismabonus", ha dichiarato Toninelli, aggiungendo che "rilanceremo il settore delle costruzioni promuovendo rigenerazione urbana, edilizia di qualità e digitalizzazione".

Per quel che riguarda il sismabonus, il MIT ha fatto sapere che si è evidenziata la necessità di interventi per sfruttare al meglio le potenzialità della detrazione. Ampia condivisione da parte del Ministro - come svelato dall'Ance - c’è stata anche sulla necessità di sostenere la diffusione dei bonus per le ristrutturazioni, per promuovere i quali l'Ance presto varerà una campagna di diffusione con tutta la filiera degli operatori e dei professionisti.

BIM: accelerata decisa?

Rispetto alla digitalizzazione del settore, Ministero e costruttori si sono impegnati ad accelerare la promozione di sistemi come il BIM, Building Information Modeling, verso un Paese 4.0. "È un cambio di paradigma - scrive il MIT in una nota - che, per potersi realizzare con successo, deve andare di pari passo con misure di semplificazione normativa finalizzate a sbloccare pratiche virtuose come il riuso e la rigenerazione edilizia e urbanistica".

Codice Appalti: le richieste degli Architetti

Il CNAPPC, tramite il presidente Capocchion, ha presentato le richieste ufficiali degli Architetti in merito alla riforma del Codice Appalti. Tra le richieste:

  • consolidare la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio;
  • abolire l'appalto integrato;
  • aprire il mercato agli operatori economici medio-piccoli;
  • garantire regole semplici e trasparenti negli affidamenti.

Il Consiglio Nazionale degli Architetti, unitamente alla Rete delle Professioni Tecniche, ha redatto un documento, con le proposte degli addetti ai lavori, finalizzate a superare le criticità del Codice nell'ambito dei servizi di architettura e ingegneria. Il documento è stato già inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Conte, al Ministro alle Infrastrutture, Toninelli, ed alle Commissioni Parlamentari competenti.

IL DOCUMENTO CON LE DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE DEL MINISTRO TONINELLI IN SENATO E' DISPONIBILE IN FORMATO PDF

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