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Le novità della Circolare applicativa NTC2018 in una prima analisi del CNI

Il documento presenta un'ampia nuova introduzione (C1.1) in cui si cerca di mettere a fuoco l'importanza principale del progetto, inquadrando la fase di calcolo nella sua giusta cornice.

Dopo la notizia dello scorso 27 luglio dell'approvazione della Circolare Esplicativa delle Norme Tecniche sulle Costruzioni, si stanno alternando nel mondo tecnico vari commenti e prime analisi. È di oggi, per esempio il comunicato dei geologi che spiega le ragioni del no.

Sull'argomento anche il CNI ha già realizzato una circolare interna inviata lo scorso 1 agosto dove evidenzia alcune delle novità principali. Vediamo quali sono.

Alcune novità della Circolare

il ruolo del progettista nella NTC 2018La Circolare, pur confermando l'impostazione generale della precedente, per cui ogni capitolo/paragrafo ha lo stesso numero della norma, ed è proceduto dalla "C", contiene alcune importanti novità che ne accentuano il carattere di documento di indirizzo, esplicativo della norma cogente.

Introduzione: al centro c'è il progetto e solo dopo le verifiche di calcolo

Il documento innanzitutto presenta un'ampia nuova introduzione (C1.1), molto discussa e dibattuta in sede di scrittura della Circolare, in cui si cerca di mettere a fuoco l'importanza principale del progetto, inquadrando la fase di calcolo nella sua giusta cornice. 

Nella Circolare infatti si legge "...la concezione è tutta solo appannaggio della creatività, dell'esperienza tecnica e della competenza del singolo progettista; essa ricade nella sua esclusiva responsabilità, certo non può essere normata; la verifica , la esecuzione ed il controllo, invece ricadono nella sfera delle attività collettive, assumendo l'aspetto di un contratto sociale, di una convenzione che, pur essendo basata su valutazioni scintifiche, giugne a tracciare la frontiera tra lecito ed illecito, tra accettato e rifiutato.."

Impossibile - commenta il CNI nella sua circolare n.273 - non cogliere le novità del linguaggio e dei contenuti, insieme a quell'indirizzo, molto caro ai progettisti, di spingersi, almeno qualitativamene ad indicare l'importanza di ciò che nel progetto c'è e che la norma, per sua richiamata natura di "contratto sociale", non può normare.

Anche l'indicazione della diversa natura della "conoscenza" per le nuove costruzioni (analitico-previsionale)  e per le costruzioni esistenti ( sintetico-deduttiva) si inquadra in questo nuovo paragrafo.

Sulla circolare CNI anche “una sottolineatura particolare in merito all'intervento molto sostenuto dal CNI, in sede di circolare, per migliorare l'interpretazione di una questione del p.to 8.4.3 della norma ultimo capoverso, che riferiva della possibilità di costruire cordoli somma tali o modificare la geometria della copertura senza ricorrere nell'adeguamento per effetto del caso 'sopra-elevazione', a patto di non produrre, con queste azioni, nuova superficie abitabile”.

E ora cosa manca per vedere la versione definitiva?

Secondo l'iter amministrativo, il testo della Circolare presentato dalla Commissione Relatrice, subirà ancora qualche modifica in modo da recepire le integrazioni/revisioni richieste da parte dell'Assemblea, per poi essere posto alla firma del Ministro e successivamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, probabilmente a settembre.