Equo compenso nazionale: la FNAILP chiede l’abolizione del decreto Bersani che nel 2006 cancellò i minimi tariffari, il rispetto dell'equo compenso nei rapporti tra i professionisti e la committenza privata e pubblica e l’allegazione alle pratiche della fattura quietanzata che attesti il pagamento della prestazione professionale
La Calabria ha già fatto proseliti, in materia di equo compenso 'effettivo' dei professionisti: la legge del 31 luglio 2018 secondo cui la presentazione dell'istanza autorizzativa o di istanza ad intervento prevista dalle norme e dai regolamenti regionali, provinciali e comunali debba essere corredata, oltre che da tutti gli elaborati previsti dalla normativa vigente, dalla lettera di affidamento dell'incarico sottoscritta dal committente ha 'ispirato' (oppure l'opposto, ma poco cambia) la proposta di legge 'nazionale' da parte della FNAILP, Federazione Architetti Ingegneri Liberi Professionisti.
Verrà presentata a breve in Parlamento e prevede:
Non solo. Per l'associazione l'equo compenso andrebbe calcolato attraverso un software approvato dall'Ordine che verifica la congruità tra tariffa applicata ed equo compenso. La stampa rilasciata dal software deve essere trasmessa all'Ordine e allegata al contratto professionale stipulato con il cliente. Il professionista inadempiente rischia sanzioni disciplinari e tributarie.
Il committente che, invece, utilizza un progetto senza averlo pagato, verrebbe condannato a pagare la differenza incrementata degli interessi moratori, perderebbe agevolazioni e detrazioni fiscali e restituirebbe le somme indebitamente detratte.
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