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Ingegneri e Architetti insieme per la Giornata della Prevenzione sismica: un racconto di Tommaso Colella

L'esperienza modenese in un racconto di Tommaso Colella

 Diamoci Una Scossa!

E’ l’ora della prevenzione!

Il racconto dell’esperienza modenese

Come coordinatore della Commissione Protezione Civile dell’Ordine degli Ingegneri di Modena sono venuto a conoscenza dell'organizzazione della Giornata della Prevenzione Sismica e del progetto #DiamociUnaScossa nella prima decade di Giugno 2018, quando ormai le discussioni a livello di federazione ER erano già accese.

Personalmente ne sono rimasto subito entusiasta perché da qualche anno a Modena si è creato un gruppo coeso che opera nell’ambito della divulgazione della cultura della prevenzione sismica a livello locale (Progetto “Fate Prima” nato nel settembre 2016) sulla scia di altri importanti progetti già attivi (i.e. “Io non tremo”, “Io non rischio”, “Resism”), immaginavo quindi che i colleghi con i quali mi confronto abitualmente avessero accolto la proposta con altrettanto entusiasmo.

Per fortuna non mi sbagliavo, alla prima occasione di incontro a fine Giugno abbiamo subito affrontato e risolto le questioni chiave delle attività: l’apertura dell’iniziativa anche agli architetti, sui quali si potevano nutrire dubbi in merito alle loro competenze, e la presunta richiesta prestazione professionale volontaria a titolo gratuito, che si scontrava con le battaglie per l’equo compenso.

Le soluzioni del gruppo a queste questioni, che tutt’oggi a volte sono costretto ancora ad affrontare a malincuore, si sono ritrovate anzitutto:  nella valenza sociale dell’iniziativa, nella presa d’atto dei caratteri deontologici dell’attività dei professionisti che, oltre il loro titolo di studio e la loro abilitazione, affrontano delle tematiche lavorative solo se effettivamente competenti in materia, della necessità di fare rete in maniera trasversale a partire dai professionisti stessi per essere più incisivi, nella constatazione che la prestazione richiesta nulla aveva a che fare con la professione, trattandosi solo di attività preliminare di informazione a quello che poi può portare ad un’effettiva analisi del grado di sicurezza sismica dell’immobile, nell’innegabile fine anche promozionale, apprezzabile per il settore edilizio che nell’ultimo decennio ha affrontato una profonda crisi.

Forte dell’appoggio del gruppo modenese, l’ordine provinciale degli ingegneri, presieduto dall’Ing. Gabriele Giacobazzi, ha aderito all’iniziativa e così mi sono ritrovato alla prima riunione romana dei referenti provinciali di ingegneri ed architetti di metà luglio, ove era previsto anche uno spazio per stringere rapporti interprovinciali tra gli ordini. Piacevole sorpresa è stata ritrovare a Roma l’Architetto Sandra Losi, Vice Presidente dell’Ordine degli Arhitetti PPC di Modena, con la quale già tempo prima avevamo intrapreso dei rapporti di collaborazione a livello locale nei progetti in corso per la divulgazione della cultura della prevenzione per la tutela del territorio. Ho preso atto però che risultava complesso portare avanti un tavolo più ampio che potesse coinvolgere in maniera unitaria i professionisti operanti in ambito regionale, che continuavano a focalizzarsi eccessivamente sulle discussioni inerenti le problematiche di rete, la prestazione professionale, ecc.. Piacevole sorpresa è stata altresì l’apertura del comitato organizzatore nell’accogliere le proposte finalizzate a risolvere eventuali criticità, vedi traslazione temporale del mese della prevenzione sismica, consapevole della sperimentazione in corso, nella convinzione però che si doveva andare avanti. Questo è lo spirito che ho riportato a Modena da quell’incontro romano: l’apertura e la necessità di ascolto, la certezza delle incertezze sulla rete di tecnici e sulla prestazione professionale, la volontà condivisa di procedere con gli strumenti a disposizione.

Giornata della prevenzione sismica: un’esperienza senza precedenti

Queste sono state le premesse di un’esperienza senza precedenti che a livello locale ha avuto un significativo riscontro. 60 Ingegneri e gli Architetti modenesi, nonostante l’accavallarsi del periodo estivo, hanno dato la loro disponibilità a seguire l’iniziativa e apportare il proprio contributo, in tanti si sono attivati localmente raccogliendo le disponibilità degli amministratori locali a patrocinare e ad essere coinvolti nelle attività.

Sono stati quindi organizzati tre incontri informativi congiunti per affrontare i dettagli organizzativi e procedurali dell’iniziativa, come tre sono state le Piazze della Prevenzione Sismica Modenesi del 30 Settembre 2018: Modena (Piazza Matteotti), Carpi (Piazza Martiri) e Pavullo (Piazza Borelli).

Con il patrocinio del Comune di Modena e dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia è stata inoltre organizzata una giornata di studi sulla prevenzione sismica nella magnifica cornice del Palazzi dei Musei con la partecipazione di esperti del settore di levatura nazionale ed internazionale, in particolare: la Prof.ssa Emanuela Guidoboni, sismologa storica dell’INGV, la Prof.ssa Margherita Russo del Dipartimento di Economia Marco Biagi UNIMORE, che ha presentato importanti studi in materia di resilienza delle comunità e l’Ing. Giovanni Manieri, collaboratore volontario della rete interregionale RESISM, che ha illustrato le attività didattiche e di laboratorio realizzate negli istituti di istruzione emiliano-romagnoli per accrescere la consapevolezza del rischio sismico.

Tutte la attività svolte sono state ufficialmente presentate in una conferenza stampa tenuta mercoledì 26 Settembre presso il Municipio di Modena, che ha visto la partecipazione dell'Assessore comunale alla Protezione Civile, dott. Giulio Guerzoni, e dei Presidenti degli Ordini provinciali degli Ingegneri (Gabriele Giacobazzi) ed Architetti (Anna Allesina).

giornata-nazionale-prevenzione-sismica-02.jpgNella giornata nazionale della prevenzione sismica hanno partecipato nel complesso oltre 25 ingegneri e architetti modenesi, sia con la presenza ai punti informativi che con la partecipazione alla giornata studi, arricchita tra l’altro dalla diretta streaming organizzata in collaborazione di Ingenio e l’associazione nazionale IPE, di cui l’Ordine degli Ingegneri di Modena è socio.

In particolare nella Piazza della Prevenzione Sismica di Modena sono stati coinvolti 12 colleghi ingegneri e architetti che hanno garantito la presenza mediante dei turni per l’intera giornata dalle 10 alle 17.

Al successo della giornata ha contribuito positivamente il significativo impatto mediatico avuto tramite l’inserto sulla testata nazionale de “La Repubblica”, alcuni articoli apparsi sulle testate locali, i servizi mandati in onda dalle TV modenesi, nonché diversi articoli apparsi sui portali web dedicati a notizie ed eventi del territorio. Grazie a tale visibilità infatti diversi nuclei familiari, oltre ad essersi già recati presso gli studi tecnici professionali alcuni giorni prima dell’iniziativa, si sono rivolti di proposito ai punti informativi per approfondire la tematica.

Durante la giornata i colleghi presenti ai gazebo allestiti, muniti di abbigliamento identificativo, hanno potuto dialogare mediamente con circa 40 persone che hanno manifestato interesse e hanno distribuito un centinaio di manuali sulla prevenzione sismica, messi a disposizione dal comitato organizzatore. E’ stata anche offerta assistenza ad alcune persone meno giovani e con poca conoscenza delle tecnologia per effettuare la richiesta di visita tecnica informativa gratuita tramite il portale on-line. I soggetti interessati, per lo più proprietari di abitazioni in condominio, hanno mostrato prevalentemente un’età superiore ai 40 anni.

In merito all’attività nel concreto dei punti informativi, di assoluta importanza la necessità di attirare l’attenzione, anche dei più piccoli, e di saper intrattenere le persone, incuriosirle all’approfondimento, e quindi ben vengano: banner, roll-up, divise distintive, attrezzature multimediali per la riproduzione di contenuti audiovisivi (immagini, video, diretta streaming), o addirittura tavole vibranti con modelli di edificio per poter far conoscere gli elementi fondamentali dell’ingegneria sismica, ma anche palloncini gonfiabili o mattoncini giocattolo tipo lego, e di sicuro sarebbe opportuno, magari attraverso la formazione, migliorare anche le tecniche di comunicazione dei colleghi coinvolti.

Per quanto riguarda gli aspetti più generali dell’iniziativa, due principali riflessioni emergono, anche dall’incontro seminariale tenuto:

  • la mancanza della cultura della prevenzione sismica è uno dei parametri rilevanti su cui incidere al fine della riduzione del rischio, identificato addirittura come il quarto parametro di definizione, (Rischio = Pericolosità x Vulnerabilità x Esposizione x Ignoranza), per cui l’iniziativa “Diamoci Una Scossa” risulta lodevole e ampiamente condivisa;
  • occorre approfondire l’opportunità di affiancare allo strumento sismabonus ulteriori misure premiali che possano tener conto dell’esposizione locale delle aree, anche in virtù di un’analisi costi-benefici finalizzata alla rigenerazione urbana;

Si spera quindi che le visite tecniche informative che si svolgeranno nel mese della prevenzione sismica (Novembre 2018) potranno concorrere ad innescare un circolo virtuoso in materia, favorendo la classificazione degli edifici e la loro riqualificazione, alla stregua  di quanto avvenuto negli ultimi decenni per l’efficientamento energetico, pervenendo ad una condizione in cui l’incremento del grado di sicurezza sismica di un immobile sia visto non come un eventuale obbligo ma come un’opportunità.

Nel prossimo futuro gli ingegneri e gli architetti modenesi intendono dare ulteriore seguito alle attività, avendo già in programma nei mesi di ottobre e novembre ulteriori incontri con la cittadinanza, gli amministratori di condominio e gli enti locali, oltre ad attività formative rivolte ai tecnici del settore nell’ambito della settimana della bioarchitettura che si terrà a Modena dal 12 al 16 Novembre. 

Per concludere: in questi mesi a Modena hanno lavorato insieme 60 colleghi e nessuno agli incontri si è posto mai il dubbio se chi gli stesse di fianco fosse un architetto o un ingegnere.